In occasione di Florens 2012, Mimmo Paladino si cimenta in una nuova opera site specific concepita appositamente per piazza Santa Croce. Si tratta di un’opera monumentale: una gigantesca croce realizzata disponendo enormi blocchi di marmo davanti alla magnifica basilica francescana di Firenze. Quello di Paladino è un progetto austero e coraggioso che può evocare allo stesso momento il gesto di un ciclope e quello di un fanciullino. Risultato di un atto primario e sacralizzante, come quello compiuto da chi giunge su una spiaggia sconosciuta o in cima a una montagna altissima: sia esso sciamano, esploratore o passeggiatore solitario. Mimmo Paladino ha già affrontato in altre occasioni lo spazio pubblico, come a Napoli in piazza Plebiscito, quando nel 1995 ha innalzato Montagna di sale. Paladino inciderà e tratteggerà dei segni arcaici, dei volti, degli arti sulle pareti dei massi, cifre che spesse volte l’artista usa per dotare di mistero le sue partiture figurative e relazionarsi alla memoria figurativa dell’intera umanità. I blocchi saranno di varie dimensioni – dai 2 metri ai 5 metri di altezza – e si diversificheranno per forma e colore. La croce di Paladino entrerà in dialogo-contrasto con la facciata ottocentesca di Santa Croce e sarà percepibile nella sua interezza dal sagrato e dalle finestre dei palazzi. A distanza ravvicinata si ergerà invece come un sacro recinto d’epoca primordiale. Con questo monumento urbano Paladino affronta ancora una volta il limite e la possibilità della comunicazione per simboli e immagini nell’arte contemporanea, esplorando la vitalità degli archetipi figurativi, compresi quelli cristiani.
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