Il Crocefisso, di un pittore anonimo certamente di scuola lombarda, colpisce per la luminosità che i restauri le hanno ridonata, dopo quasi trent’anni dall’inizio del reperimento dei fondi necessari a restaurare, oltre allo stesso Crocefisso, anche gli affreschi della chiesa, nelle sue quattro volte raffiguranti gli Evangelisti. Ciò è stato reso possibile grazie ai generosi benefattori, alle istituzioni e alle fondazioni bancarie, che hanno creduto e fortemente voluto che il restauro per riportare all’antico splendore uno dei luoghi di preghiera preferiti dai novaresi. Infatti il silenzio e la pace che si respirano ascendendo al colle di San Nazzaro, pur essendo a pochi passi dal centro cittadino, consentono anche solo una breve sosta per rivolgere lo sguardo verso il Padre celeste. E di questi tempi, è davvero un’esigenza primaria.
Testo e foto a cura di: Manuela Peroni Assandri