LA CULLA: LE CARATTERISTICHE – prima parte

Da Guidamamme

Dopo aver visto in generale come scegliere la culla vediamo ora quali devono essere le caratteristiche che deve avere la culla per il nostro bebè per poter essere sicura e confortevole.

Credit: ceeceeemmjay

I materiali

E’ importante verificare le caratteristiche dei materiali di cui è composta la culletta.

Come vedremo sono molti i prodotti tossici che vengono a contatto con i nostri bambini involontariamente. E’ pertanto assolutamente necessario che le vernici utilizzate per la culla siano certificate non tossiche, in particolare non devono contenere formaldeide che è una sostanza cancerogena o piombo.

Esiste una normativa che, se applicata, viene riportata nel libretto delle istruzioni della culla stessa: si tratta della normativa europea EU 71-3 ed è relativa alla migrazione di sostanze nocive.

La costruzione

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La culla non deve avere parti sporgenti o appuntite che possano ferire il bambino.

Se nella zona a cui ha accesso il bambino sono presenti fori, questi devono essere realizzati in maniera tale che non vi possano restare incastrate le dita del bebè.

Le viti con cui è costruita la culla devono essere autofilettanti affinchè un eventuale smontaggio e successivo rimontaggio della culla non pregiudichi la tenuta strutturale delle varie parti della culla stessa.

Le dimensioni

Come abbiamo detto le dimensioni delle culle sono variabili. E’ importante però che le sponde della culla non siano inferiori ai 30 cm per evitare che il bambino possa cadere agitandosi .

In particolare la norma UNI EN 1130-1:1998 prevede che la distanza tra la base del letto e la parte più alta della sponda (quando questa è abbassata, nel caso sia possibile) non sia di altezza inferiore a 27,5 cm sia con materasso che senza.

Le culle che rispondono ai requisiti della UNI EN 1130-1:1998 devono indicare anche l’altezza massima che può avere il materasso.

La distanza tra le sbarre dovrà essere compresa tra 4,5 cm e 6 cm per evitare che vi si possa incastrare inavvertitamente la testa del bimbo.

Fermi alle gambe o alle ruote

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La norma UNI EN 1130-1:1998 prevede che l’uso delle ruote nella culla sia concesso solo se sono previste due ruote e due piedini oppure 4 ruote bloccabili, per evitare che la culla si possa muovere.

La norma inoltre prevede una prova di tenuta dei fermi delle ruote affinchè non si possano sbloccare accidentalmente a seguito di una spinta o uno strattone.

Qualora la culla sia dotata di gambe ripiegabili anche queste ultime dovranno essere dotare degli appositi fermi di sicurezza che ne assicurino la stabilità.

Le sponde

Generalmente le culle sono dotate di sponde fisse, qualora però la culla fosse dotata di sponde abbassabili, il meccanismo utilizzato deve essere realizzato in maniera tale che le sponde si blocchino automaticamente quando alzate o abbassate.

I sistemi di regolazione delle sponde della culla previsti dalla norma sono simili a quelli previsti per i lettini dalla norma UNI EN 716-1/1997.

In particolare la sponda potrà essere regolata:

  • agendo simultaneamente con due principi diversi (ad es. tirare dei fermi e sollevare)
  • agendo consecutivamente con due principi diversi (ad es. sollevare e spingere)
  • agendo con forza (stabilita dalla norma in 50 N ovvero non eseguibile da un bimbo) sui sistemi di bloccaggio

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