Per quanto concerne l`ambito della cultura assistiamo all`attribuzione di contributi, ad associazioni che organizzano “manifestazioni su commissione” mentre, sodalizi che, valorizzano il territorio, che studiano la storia del nostro paese, che si occupano delle tradizioni locali in maniera seria, che valorizzano i quartieri o le opere teatrali ottengono le briciole, il così detto “contentino” quando va bene oppure niente.
L’associazione collettiva Terzo Teatro di Gorizia si è sempre distinta per il valore dei suoi spettacoli teatrali, tanto da meritare di essere inserita sia nel circuito regionale quanto in quello nazionale per la particolare valenza culturale e per il contributo che, la stessa, ogni anno offre alla conoscenza delle opere teatrali. Per questi motivi l’Assessorato regionale del Turismo, Sport e Spettacoli ha, da sempre, concesso dei contributi.
Come sempre accade ogni anno l’associazione organizza un Festival teatrale Internazionale denominato “Castello di Gorizia” ed altre rassegne teatrali; ma quest’anno, i contributi, essenziali e vitali per la stessa sopravvivenza dell’Associazione sono, inspiegabilmente, cessati, nonostante le ripetute domande di finanziamento presentate dai responsabili.
In una società come quella attuale che vede sempre più abbandonati al loro destino i teatri con il loro insostituibile compito di eredi delle tradizioni culturali di un intero popolo, la Regione Friuli Venezia Giulia non può e non deve permettere la scomparsa di alcuna Associazione teatrale, soprattutto se questa ha, negli anni, allestito alcune stagioni teatrali di altissimo valore artistico, avvicinando al teatro centinaia di giovani e meno giovani.
La mancata erogazione di contributi ad associazioni culturali private che privilegiano la cultura della diffusione e conoscenza artistica rispetto alla mera produzione di spettacoli dozzinali, va contro il principio fondante della L.R. 23/2013 art. 6 comma 1 “La Regione riconosce nella cultura un valore essenziale, nonché un insostituibile strumento di libertà e di civiltà e, a tal fine, favorisce lo sviluppo e la diffusione delle attività culturali quali momenti essenziali e autonomi nella formazione della persona umana”. Tale concetto è riconosciuto e garantito dall’articolo 33 della Costituzione, ma sembra che al nostro governo regionale non interessi.
Chiedo quali sono i criteri adottati dall’Assessorato regionale al Turismo, Sport e Spettacoli per le erogazioni dei contributi alle compagnie teatrali che ne hanno fatto richiesta e quali sono i motivi per cui una associazione goriziana fra le più note è stata esclusa dai finanziamenti.
Come sempre e ormai accade è il nostro territorio a pagarne il prezzo più alto, ma vorrei far notare che dalla desertificazione del territorio nascono fenomeni che spesso diventano ingestibili, ma sono sempre è solo i Cittadini a pagarne il prezzo.
Dr. BASIGLIO-RIBAUDO Ettore Guido
Dipartimento Cultura di Forza Italia
http://ribaudo-ettore.it/2014/10/la-cultura-teatrale-a-gorizia-come-sempre-penalizzata/
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