La custode degli spiriti
di Melissa Marr
Melissa Marr è nata nel 1972. È autrice della serie young adult Wicked Lovely, pubblicata interamente da Fazi Editore, apparsa nella lista dei bestseller del New York Times, del Los Angeles Times e dello Spiegel in Germania. Attualmente vive vicino a Washington con il marito e i due figli. Questo è il suo primo romanzo per lettori adulti.
Sito: Melissa Marr
Autore: Melissa Marr (Traduttore: L. Olivieri)
Serie: //
Edito da: Fazi Editori (Collana: Lain)
Prezzo: 9,90 €
Genere: Narrativa
Pagine: 352 p.
Voto:
Trama: Claysville è una piccola città di nessuna importanza. Rebekkah è cresciuta qui, insieme alla nonna e da quando ha lasciato questo luogo noioso e familiare sono passati dieci anni. Ora la nonna è morta e Becks ritorna. Per scoprire che Claysville non è semplicemente quella piccola città sonnolenta che ricorda. Lì il mondo dei vivi e quello dei morti sono pericolosamente collegati; al di sotto della città si trova una terra ombrosa e senza legge. Tra i due mondi esiste un patto: se i morti non vengono trattati con cura, torneranno indietro per saziarsi con cibo, bevande e storie della terra dei vivi. Ed è Becks l’unica persona che sa cosa va fatto, perché la soluzione è nel segreto che custodisce.
La custode degli spiriti è uno dei romanzi più originali che io abbia letto in questo 2013. La storia è estremamente complicata. Claysville, una piccola cittadina borghese, viene toccata da un omicidio, Maylene viene brutalmente uccisa da una bestia. A causa di questo triste avvenimento sua nipote Rebekkah dovrà tornare in città, ritrovare una routine persa e soprattutto fare i conti con se stessa e con il suo eterno amore Byron, ex fidanzato di sua sorella Ella Mae, morta anch’essa in circostanze tragiche.
Tornata in città, Becks
Descritto così, il romanzo mostra una trama complicata e diversa, lontana dai soliti standard dell’urban fantasy moderno. Becks farà visita più volte nel Regno del morti, avrà a che fare con Mister M, ovvero la Morte (o così pare) e scoprirà tanti altri segreti custoditi da sua nonna. Non c’è che dire, una trama di tutto rispetto. Nonostante queste solide basi ricche di un potenziale altissimo, il romanzo non decolla mai a causa di personaggi davvero sbiaditi.
Becks e Byron, i protagonisti, si muovono in un balletto sentimentale davvero logorante. Per le prime 180 pagine circa, questo perenne amarsi/scontrarsi/respingersi occupa un buon 80% della vicenda, stancando il lettore. Le loro personalità sono sbiadite, non hanno spessore. Sappiamo i loro nomi, qualcosa del loro passato, conosciamo il loro amore impossibile e destinato, ma allo stesso tempo risultano due estranei. Chi sono davvero? Cosa provano realmente? Il loro amore è vero o solo frutto dei personaggi che essi dovranno rivestire per sempre? Non ci è dato saperlo, poiché il libro lascia questo aspetto ad una lettura molto superficiale e vacua. La Marr non scava mai nel profondo e questo danneggia una trama che poteva dar vita ad un piccolo gioiellino.
Aggiunto a ciò, lo stesso Regno dei morti e il patto suggellato con Claysville perde spessore, perché ci viene data una “infarinatura iniziale” senza aggiungere altro. Sembra quasi che questo libro sia il primo di una lunga saga. Il problema è che la Marr presenta tale volume come autoconclusivo. Quindi, a fine lettura, resterete con l’amaro in bocca, tanti punti di domanda e la sensazione di aver letto una bozza mal sviluppata con una ottima idea di fondo. Un enorme peccato!
Quanto allo stile dell’autrice, non le si può dire nulla: asciutto, lineare e pulito, a tratti anche un po’ noioso ma perfetto per un libro estremamente superficiale. Consigliarlo? Mah, ni. La trama incuriosisce e non poco, ma lo sviluppo risulta davvero scarso. Leggetelo se ve lo ritroverete in mano per puro caso, altrimenti può restare tranquillamente in libreria.
Ps: copertina orribile!