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La Danimarca, paese più felice del mondo. E dire che il sole non splende come in Italia

Creato il 13 settembre 2013 da Assugoodnews @assunta73

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Avrete certamente letto in questi giorni la classifica del World Happiness Report 2013. Un lavoro prezioso che, da due anni, viene svolto dall’Onu. L’obiettivo è analizzare i Paesi del mondo per fare il punto sul livello di felicità. Come ogni classifica che si rispetti, anche questa vanta notizie buone, meno buone e cattive. La buona notizia coinvolge la Danimarca, risultato il paese più felice del mondo, la Norvegia e la Svizzera che seguono nell’immediato. Meno entusiasmante è, per noi, leggere che l’Italia è scesa dal 28mo al 45mo posto ma forse ne avevamo il sentore. La brutta notizia è quella che coinvolge paesi come il Togo che si trovano in fondo alla classifica.

Essere felici: ma quanto è difficile definire il concetto di felicità? Io trovo che sia talmente personale che mi risulta complicato generalizzare. Questo vale per la felicità individuale, quella di cui parliamo spesso in questo blog. Poi c’è il fattore f elicità che viene considerato una chiave fondamentale dello sviluppo del mondo. E qui nascono le pecche del nostro paese e i plus dei paesi del nord Europa che da sempre risultano decisamente più propensi al vivere sereni.

Ho avuto la fortuna di visitare Copenhagen e ammetto che la mia prima impressione è stata “qui sono felici davvero”. Le persone hanno un viso rilassato, lavorano e studiano ma sono tutelati, si impegnano ma ottengono attenzione, vivono la città nel pieno rispetto degli spazi altrui, godono delle meraviglie della natura, sono educati e molto sorridenti. Come potete forse immaginare la prima cosa che colpisce è il numero esagerato di bici in città. Sulle due ruote i cittadini vanno a fare la spesa, accompagnano i bambini a scuola, fanno shopping, escono la sera per andare nei locali. La città è molto rispettosa dei ciclisti e invita turisti e non ad esserlo allo stesso modo. Sui treni locali esistono carrozze in cui vige il silenzio. Io mi ci sono trovata senza accorgermene. Sedute con me solo persone silenziose per lo più intente nella lettura. E’ una forma di rispetto anche quella di non obbligare, chi non lo desidera, a farsi il viaggio in carrozze piene di gioiosi bambini. Ero in città per lavoro e ho incontrato assessori e dirigenti del comune per un progetto turistico. Erano tutti più giovani di me! Ragazzi pieni di idee, pronti a lavorare concretamente. E non parliamo dell’assessore di un paesino di provincia: mi trovavo al Comune di Copenhagen.

La Danimarca, paese più felice del mondo. E dire che il sole non splende come in Italia
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Pur essendo io una persona positiva, ho da allora avuto sempre la sensazione che quella città fosse lontana anni luce dalle nostre Milano, Roma, Firenze o Napoli. E’ questione di approccio, rispetto, buon senso, responsabilità e consapevolezza. E se poi si pensa che stiamo parlando di un paese nordico in cui il sole non splende come nella nostra bella Italia, in cui la luce è diversa, il clima non è certo amico e il patrimonio culturale non ha nulla a che vedere con il nostro. Ecco, ci si chiede: perché nonostante questo riescono a essere felici e noi no? O meglio e l’Italia no. Perché poi la propria felicità personale uno se la crea da sé. Certo è che se il Paese contribuisse sarebbe tutto più facile.

E magari quando l’Onu si mette a calcolare il valore del PIL, l’aspettativa di vita, la libertà di compiere delle scelte e il sostegno sociale dei 156 paesi di tutto il mondo presi in esame , non ci troveremmo al 45mo posto.

Detto questo, se ne avete la possibilità e non lo avete mai fatto…visitate Copenhagen.



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