La danza butoh del cigno givenchy

Creato il 01 febbraio 2011 da Nuamood

Riccardo Tisci non tradisce le radici delle sue ispirazioni al lontano Oriente con la collezione di dieci lavoratissimi abiti haute-couture per la primavera estate 2011 e ci regala effetti visivi che mescolano arte contemporanea, antiche tradizioni sartoriali e mondo onirico.

Il concept è ispirato a Kazuo Ohno, creatore giapponese della danza contemporanea Butoh che deriva il nome da un movimento attivo in Giappone negli anni 50. Il linguaggio coreografico di questa danza consiste nell'identificarsi in animali e oggetti, prima psicologicmente, poi fisicamente.

In questo mescolarsi di fauna e flora, negli abiti scultura dalle ali di libellula in celluloide traslucida, con le schiene lavorate a guisa di spina dorsale di insetti immaginari (visti anche nella collezione precedente ispirata a Frida Kahlo), la morbidezza di tulle e chiffon si alterna agli origami in organza e alle spalle scolpite.

I colori fané di seta e piume nella parte inferiore contrastano con i colori fluo delle spalle grafiche nella parte superiore. 

Ma il futurismo di questo cigno griffato, simbolo di immortalità e buona sorte nell'arte nipponica, è negli imponenti cappelli, disegnati da Philip Treacy, che traggono invece spunto dal mondo dei Gundam, robot giganti da combattimento. Rigidi e metallici, come i tacchi e le impalcature dei plateau delle scarpe.

Futurismo e primavera botticelliana danzano in armonia nella creatività onirica di Givenchy. 

 


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