Chandra è in piedi, al centro esatto di un tappeto grande e rosso.
I capelli neri scendono morbidi sul suo corpo sinuoso, rivestendola molto di più della casacca di pizzo che porta addosso. Capelli neri, fusi con la casacca di pizzo.
Nero.
Chandra è alta e le sue gambe sono lunghe, lunghissime, magre. Porta una gonna rossa, così lunga da toccare il tappeto.
Rosso.
C’è uno spacco sul lato sinistro della gonna. Lo spacco rivela una coscia sottile, morbida e bianca.
Bianca.
Sotto la gonna rossa.
Il volto di Chandra sembra uscire da una tela di Botticelli fatta carne, tanto i lineamenti sono aggraziati e dolci. Un’icona profana.
Il ragazzo con la camicia azzurra è seduto sul divano.
Chandra è in piedi sul tappeto.
Chandra parla con estrema dolcezza. Una voce pacata, piacevole e calda.
Vieni qui Marc
Devi imparare a fidarti di me, Marc
Il ragazzo esita qualche secondo, poi si alza in piedi.
Resta per un istante immobile davanti al divano.
Poi raggiunge Chandra sul tappeto.
Chandra lo guarda negli occhi. Sorride, un sorriso appena accennato, giusto l’ombra di un sorriso, su labbra carnose ed invitanti.
Bene. Ora rilassati, Marc. E voltati.
tratto da Pene D’Amore, sette racconti erotici
Guanda Editore