E dopo Cortina, il Fisco è andato a trovare i negozi di Milano.
Pioggia di scontrini. Come a Cortina si prevede una bella sinfonia di registratori di cassa. “Din Din Din”. Sembra tornato il Natale. Eh sì, perché gli uomini della squadra provinciale della Guardia di Finanza hanno iniziato a controllare i negozi milanesi. Il blitz anti evasione ha messo in azione un centinaio di militari che ispezioneranno i negozi e verificheranno le carte.
L’Agenzia delle Entrate ha dato il via alle danze dei controlli a tappeto alle 20.30, nei locali più cool della movida milanese. Corso Como, la zona dei Navigli, sono state interamente messe sotto scacco. Le prime voci trapelate affermano “enormi incongruità”, e la cosa non stupisce. Controlli effettuati su scontrini e regolarità delle licenze. Oltretutto sono stati controllati alcuni lavoratori di colore, che sono risultati lavoratori in nero e senza permesso di soggiorno.
I giornalisti hanno intervistato fulmineamente i negozianti subito dopo il controllo: a loro dire tutto tranquillo. Verba volant, scripta manent, dicevano i latini. E vedremo stasera come titoleranno i giornali questa notizia.
La guardia di finanza riesce finalmente a lavorare senza preoccuparsi di ‘offendere’ chi sta più in alto di loro. Dovrebbe essere stata l’influenza politica ad impedire di operare come si sta facendo da un mese a questa parte.
Queste operazioni vengono sottolineate dai Tg e dai giornali, proprio perché non sono all’ordine del giorno. Sono marchiati come veri e propri eventi straordinariamente importanti, quando invece dovrebbe essere la normalità.
“Monti mi spreme, ma almeno sembra che inizi a cambiare qualcosa!”, ho sentito dire. E forse è proprio così, qualcosa si è innescato.
Anche il 29 Gennaio controlli fiscali a Milano – Leggi