E' noto che corpo ed emozioni sono interconnesse tra di loro.
Alla nascita, comunichiamo i nostri bisogni e desideri a chi ci accudisce attraverso il gesto e il suono. L'acquisizione della parola è secondaria ed è limitata per quanto riguarda le espressioni emotive.
La danza parla il linguaggio del bambino e coinvolge una diretta espressione di sé attraverso il corpo.
Gli psicoterapeuti espressivi possono utilizzare la danza per aiutare i bambini a trovare un linguaggio
che consenta loro di esprimere la loro esperienza.
La danzamovimentoterapia (DMT) è estremamente efficace con i bambini che hanno problemi comportamentali ed emotivi, disturbi dello sviluppo e problemi di integrazione sensoriale, così come, vittime di abusi e traumi. I bambini partecipano attivamente e spontaneamente al lavoro di danza e movimento. Il comportamento di un bambino durante la sessione di DMT viene visto come una forma di comunicazione. Attraverso l'osservazione e la valutazione del movimento, lo psicoterapeuta espressivo analizza l'uso che fa il bambino del movimento nel tempo e nello spazio, come gesto simbolico per comprendere meglio ciò che il bambino sta vivendo.
Il processo terapeutico si svolge attraverso il movimento, la danza e gioco.
Lo psicoterapeuta espressivo rispecchia fisicamente ed empaticamente il movimento del bambino, il quale interpreta la sua storia. Il bambino crea e ricrea le sue vicende emotive, rielaborando le questioni di fondo che si presentano attraverso il comportamento.
La storia diventa il materiale terapeutico e di riflessione verbale del terapeuta e viene interiorizzata dal bambino come "Io so di essere visto e ascoltato" senza giudizio o aspettativa. Essere visti, uditi e infine sentirsi compresi è un bisogno che molte persone hanno.
Con la danzamovimentoterapia si guarda al processo creativo e all'uso non-verbale della comunicazione, come espressione simbolica per aiutare a rivelare materiale non immediatamente disponibili a livello conscio. Il processo creativo diviene parte della relazione terapeutica, ed è nel potere di questo rapporto unico, dove il bambino è guidato dai suoi impulsi per realizzare il suo pieno potenziale.