La depressione da prova costume

Da Federico

Molte donne hanno già affrontato il difficile e complicato momento della prova costume, altre invece continuano a rimandare.

Che la prova costume sia tanto temuta non è poi solo un modo di dire. Alcuni studi, infatti, hanno dimostrato che la ricerca del costume da bagno è un momento che per molte donne genera insoddisfazione e depressione.Su Live Science qualche tempo fa sono stati pubblicati i risultati di una ricerca condotta da Marika Tiggemann, psicologa della Flinders University in Australia, la quale sostiene che la prova costume rappresneti un momento critico per molte donne, tanto che spesso puà portare fino alla depressione.

Ma cosa c’è all’origine di questo senso di inadeguatezza? Un problema di auto-oggettivazione, sempre secondo la Tiggemann. A differenza di quanto avviene nel processo di auto-oggettivizzazione sessuale, durante il quale la donna è portata a considerare se stessa un oggetto del desiderio sessuale, in quello di auto-oggettivazione questa si estrania da se stessa e si considera come un oggetto. Questo processo psicologico suscita nelle donne un senso di insoddisfazione e di inadeguatezza, che spesso sfocia nella depressione.

Cosa bisogna fare, quindi, per evitare di giungere alla prova costume con quest’incontrollabile e pericolosa ansia? E’ sicuramente necessario lavorare per tempo su se stesse e prendersi cura del proprio fisico. Evitando inutili stress, sono sufficienti alcune piccole accortezze: mangiate sano e genuino, contenete le dosi di cibo, bevete molta acqua e praticate tanta attività fisica, ottima non solo per il corpo, ma anche per il benessere psichico e per l’umore.

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