Fa prendere aria alla casa, la rassetta, lava i piatti, cura i figli, li istruisce, cucina e va a riposare con in testa solo il sogno di un benessere che un domani migliore potrà regalare a lei ed ai suoi bambini dopo che suo marito è in cerca costante del lavoro che non c'è.
La famiglia barlettana che Giovanni Alfarano ha deciso di aiutare (non si capisce bene come) è questa ed a rappresentarla mediaticamente si è scelto di utilizzare il vissuto, non così lontano dal vero, di una sigora casalinga.
Non ci stupisce affatto, lo diciamo sgombrando decisamente il campo da polemiche radical-femministe, l'uso fatto della donna anche in quest'ultima occasione politica.
Bisogna dire comunque che, rispetto al corpo delle donne utilizzato per vent'anni come carnaio dalla TV commerciale di Berlusconi mentore della cultura di Alfarano &co., questo video segna un cambio di passo, un avanzamento significativo dal punto di vista della cultura politica.
Si è passati dal tremolio dei glutei alla fatica dello strofinaccio, è tornato al centro il lavoro come elemento da creare per vivere meglio.
Chiss, magari di questo passo Giovanni Alfarano e l'intero centrodestra promuoveranno anche la necessità del lavoro da difendere, stabile e duratura dando lezioni di sindacalismo a tutti i responsabili locali delle camer del lavoro.
Senza acorgersene (?) il candidato Sindaco del centrodestra ruba un tema fondamentale ad un centrosinistra che giustamente (ma non basta affatto) reagisce indignandosi per il solo uso fatto della figura femminile non ritenendo opportuno un rilancio sui sui temi fondanti, lavoro, tutele e diritti.
Nessuno stupore da parte nostra per il video dunque, del resto la donna-casalinga in questione non è altro che la rappresentazione moderna della nonna fascista inseria inseparabilmente e tristemente in una prigionia domestico-familiare che non ha vie d'uscita.
La metamorfosi pidiellina locale è tutta sintetizzabile in questi concetti, in un arretramento a destra tipico delle classi politiche locali spesso meno istruite; non più donne rampanti e giovanissime come modello da imitare, aiutare e portare in auge ma casalinghesemplici e disperate dalle pene quotidiane della vita.
Un vero tradimento del brand berlusconiano.
Al centrosinistra (per non essere da meno) toccherà in fretta difendere le imprese e gli imprenditori locali, evidentemente dimenticati per ragioni di concorrenza dall'imprenditore Giovanni Alfarano; soltanto così l'inversione dei ruoli e dei temi, in quest'epoca di politica alla rovescia, potà concludersi e sublimarsi.
Non ci resta che aspettare qualche altro giorno ancora per conoscere l'esito di quest'inversione, magari potremo osservare nelle ultime ore di campagna elettorale anche gruppi ambientelisti difendere le ragioni produttive della locale cementeria, chissà.
Vi invitiamo a votare comunque con coscienza per le idee che ritenete migliori rappresentate secondo schemi credibili.
Ad maiora cives!