La destra siamo noi

Da Aquilanonvedente

Ho apprezzato, in tempi non sospetti, la Storia di Roma di Indro Montanelli (quei graziosi libretti della BUR…) e, più avanti negli anni, l’Italia del Novecento, di Montanelli-Cervi. La storia raccontata da un grande narratore.

Non sono invece riuscito ad apprezzare questo libro di Giampaolo Pansa.

E non per via della sua giravolta sinistra-destra effettuata qualche anno fa.

E nemmeno per il suo insistere sui delitti dei partigiani dopo il 25 aprile 1945 (mi chiedevo: ma in Francia stanno ancora a polemizzare su Petain?).

Il libro non mi è piaciuto proprio per il modo con cui l’autore ha presentato i diversi personaggi “di destra” dell’Italia del novecento (con una puntatina sul Salvini del 2015).

E’ vero che non tutte le persone di destra sono state e/o sono buzzurri ignoranti in mala fede, ma non per questo bisogna fare passare per figure “leggendarie” la tenutaria di un bordello, rovinata dalla legge Merlin, oppure personaggi come Ciarrapico, Evangelisti, Rauti solo perché hanno lottato contro la cultura comunista imperante.

E’ un libro che ha un suo pubblico, non lo nego, ma che lo eleva assai poco…