La dichiarazione di Guerra c'è: cosa fare?

Creato il 16 novembre 2015 da Ritacoltellese
Tutti si interrogano e qualcuno si risponde su cosa fare dopo questa strisciante dichiarazione di guerra. Strisciante perché è iniziata da molto tempo, con l'attacco alle Torri Gemelle di New York, con fiammate in varie zone del mondo, che qualcuno ricorda iniziando sciocchi paragoni che dividono invece di unire. Ho letto che "non si è dato lo stesso risalto di Parigi alle stragi in Kenia e a Beirut". Non è così. Ma non bisogna ignorare i simboli giacché per questi deliranti islamici, autodichiaratisi Stato, Parigi è un simbolo importante: è il cuore dell'Europa ed il luogo dove si affermarono le idee della Rivoluzione che ha cambiato la cultura e la Storia. Da allora, 1789, ci sono stati vari tentativi più o meno riusciti di Restaurazione, che però non hanno cambiato la Storia e la Nuova Cultura nata dalla Révolution! Entrare in Parigi in vari punti della città e sparare sulla folla inerme in una sera qualsiasi di un giorno qualsiasi è la dichiarazione di Guerra finale e non si può aspettare oltre minimizzando come fanno politici e gente comune. Quello che hanno appena fatto ai poveri turisti russi di ritorno da una serena vacanza in Egitto, e di rimbalzo a tutti gli egiziani pacifici musulmani che con il turismo ci vivono, come quello che hanno fatto a Beirut e in Kenia e prima ancora altrove, senza fare l'elenco, esige una risposta.
Per me la risposta NON è quella che in Italia propone Salvini: armiamoci e partite!

Beirut, pochi giorni fa

Il problema non si risolve andando sui territori occupati dall'IS con i soldati di terra e bombardando. Il problema si risolve con due argomenti, che nel fiume di parole che si sentono nei dibattiti televisivi sono stati appena sfiorati o accuratamente evitati: finanziamenti e armi! Solo questi sono i 2 mali e stupisce che non si parli essenzialmente di questi. Parlando facevo un paragone con la Mafia: si parla sempre che l'attività più redditizia è data dal traffico di droga Chi l'alimenta? Ma è ovvio: CHI LA CONSUMA. Altrimenti, non sapendo a chi venderla, la Mafia non avrebbe la fonte del suo maggior guadagno che crea la sua ricchezza da reinvestire poi in altre attività. Così è per questi folli assassini che vorrebbero imporre a tutto il mondo la loro visione dell'esistenza umana: una esistenza basata su un immaginario Allah sanguinario, opprimente ed oppressivo, annichilente nei confronti della donna, senza allegria e senza gioia se non il piacere della Morte
Sembra che, oltre a Paesi come l'Arabia Saudita ed il Qatar che finanziano l'IS, questi assassini organizzati si finanzino anche con il petrolio che vendono a Paesi come la Turchia ed il Kurdistan.
Bisogna tagliare questi finanziamenti e per questo non servono bombardieri né sangue di soldati: serve un lavoro politico aiutato dalle informazioni dell'Intelligence dei vari Paesi coalizzati contro l'IS.
L'approvvigionamento delle armi.
Non provengono SOLO dagli arsenali americani, iracheni ecc. saccheggiati... Le munizioni a quest'ora sarebbero finite... 
I Servizi dei vari Paesi coalizzati lo sanno e i Poteri politici di questi Paesi DEBBONO fare mea culpa ed un deciso RESET.
Chiarezza dunque e una decisa volontà nell'agire.
Politicamente bisogna rimuovere il destabilizzante regime della belva siriana Assad che ha scatenato la reazione di altre belve, in parte finanziate da noi andando a "salvare" due inutili sciagurate.