Dieta a zona
Abbiamo già parlato della dieta a Zona indicandone le caratteristiche.
Vediamo un po’ di aspetti vediamo già considerato ma un rinfresco non può sicuramente guastare.
È dieta zona ovvero una dieta 40 30 30, inventato negli USA dal dottor SEARS , deve il proprio nome al linguaggio farmaceutico, nel quale zona significa giusto dosaggio (abbastanza per essere efficaci, non proprio da essere nocivo);
in questo caso, trattandosi di alimentazione, la zona è la giusta dose percentuale di proteine 40 carboidrati 30 e grassi 30 da assumere.
Ad ogni passo, bisogna mangiare il 40% di frutta, verdura, patate, pane, pasta, riso e legumi (carboidrati); il 30% di carne, pesce, uova (proteine) ad il 30% di burro, margarina, olio, panna eccetera (grassa), quindi fondamentali sono le dosi e le proporzioni (bilancia alla mano!).
La dieta a zona è nata per gli sportivi, perciò uno dei passaggi obbligati per ottenere buoni risultati con questo regime alimentare è muoversi ogni giorno: una camminata a passo veloce di 30 minuti, palestra o piscina.
È invece l’opportuno preoccuparsi delle calorie, bisogna ragionare in altro modo.
Sears sostiene che con la sua dieta si migliora l’attività dell’ormone che regola il livello di zucchero nel sangue: l’insulina.
Quest’ultima infatti comminato con altri ormoni, incaricata di immagazzinare i grassi ed il suo equilibrio è fondamentale non solo per la salute ma anche per combattere i chili di troppo.
Troppi carboidrati producono troppe insuline ciò stimola il senso della fame; i grassi in eccesso vengono poi immagazzinate soprattutto sull’addome, nei glutei e nelle cosce.
Il menù è molto semplice: cibi freschi, nelle giuste dosi, nei tempi corretti nelle giuste.
Proporzioni 40 30 30 per tenere sempre l’insulina al giusto livello.
Ogni giorno si fanno tre pasti e due spuntini: colazione entro un’ora dal rispetto: pranzo dopo 45 ore; spuntino dopo altri 45 ore.
La cena
tre ore dopo la merenda, un ultimo spuntino dopo 23 ore è comunque un’ora prima di dormire.