La diffusione di GNU/Linux e le statistiche dannose

Ogni mese spuntano numeri sulla diffusione di GNU/Linux, basate sulle statistiche dei siti web. I piu’ quotati sono i dati di StatCounter e di NetMarketshare, ma anche quelli di w3Schools.

Vediamo allora i numeri che vengono dati per il mese di Agosto 2010:

OS StatCounter NetMarketshare w3Schools

Windows 93,06 91,38 87,6

GNU/Linux 0,79 1,05 4,9

Mac 5,84 6,13 6,7

Se come me vi state chiedendo il motivo di queste enormi differenze (dallo 0,79 al 4,9 per cento non e’ poco), una risposta la potete trovare nell’articolo “GNU/Linux Keeps Gaining Market, Microsoft-Funded Net Applications Keeps Lying“. Ma io aggiungo un’altra motivazione, piu’ terra terra.

I numeri basati sulle statistiche di visita (anche se globali) sono comunque da prendere con le pinze, non sono dati ponderati, vi sono siti che attraggono una certa tipologia di utenti, basta la presenza di un grosso sito specializzato in prodotti per Microsoft o per Mac (e ce n’e’ piu’ di uno) per inficiare le statistiche. Pensate a tutti i grossi siti commerciali che fanno milioni di visite. Il grande numero di siti controllati in teoria dovrebbe correggere questi errori, ma in pratica non ci riescono, perche’ i visitatori dei grandi siti specializzati sono comunque troppi.

Pur con tutti questi limiti queste statistiche ogni volta creano drammi, e panico e reazioni incomprensibili. Fino a vedere assurde proposte per “far diventare Linux un sistema operativo di successo“. Come se il successo si misurasse solo in termini di diffusione. Se avessi voluto un sistema operativo di successo avrei scelto Windows, se ho scelto GNU/Linux e’ perche’ cercavo altro in un sistema operativo. E questo “altro” che cerco io non e’ detto sia cio’ che cercano la maggioranza delle persone.

Inoltre il fatto che GNU/Linux sia installato in 70 milioni di PC mi sembra un ottimo dato, alla faccia di chi si fascia la testa rompendosela in statistiche faziose o con limiti che conosciamo bene.

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