Potrebbe essere una mutazione genetica a determinare il desiderio costante di nicotina, questa la conclusione dei ricercatori dell’Institut Pasteur, del Cnrs e dell’Università Pierre e Marie Curie che hanno evidenziato una correlazione genetica tra il vizio del fumo e la risposta neuronale alla nicotina.
Secondo gli scienziati, questa particolare mutazione, comprovata nei topi, potrebbe essere attiva anche nel codice genetico di alcuni individui, andando, quindi, a determinare dipendenza ed assuefazione al tabacco. Lo studio pubblicato sulla rivista Molecular Psychiatry prende in considerazione il circuito neuronale che reagisce ad un determinato comportamento dell’individuo, valutandone il grado di soddisfazione o meno. Nel momento in cui si fuma una sigaretta il bisogno di nicotina viene appagato, e quella soddisfazione che si avverte raggiunge il nostro sistema cerebrale. In presenza di questa particolare mutazione genetica, però, il meccanismo di soddisfazione si interrompe e al nostro cervello non arrivano più segnali positivi di appagamento, ma al contrario segnali di insodisfazione che ci inducono a consumare più tabacco. Secondo i ricercatori questo meccanismo genetico, che determina la continua assunzione di nicotina nell’organismo, sarebbe responsabile del vizio del fumo per circa il 90% dei fumatori più incalliti.
- Ricerca di: Institut Pasteur, Cnrs, Università Pierre e Marie Curie
- Pubblicata su: Molecular Psychiatry
- Conclusione: Il vizio del fumo dipende anche da una mutazione genetica