la disarmante epifania di un entropico cataclisma

Creato il 07 novembre 2011 da Nefarkafka666


Sul sito internet di uno dei maggiori quotidiani italiani noto attonito un titolo. Secondo il novellatore un giovane su quattro non studia e non lavora. La statistica stitica sembrerebbe anche peggiore rispetto ad analogo dato di tre anni fa. La novella non mi è nuova. La novità non è tale. Se tendessi a semplificare, mi verrebbe da guardar torvo come un corvo il viso del giornalista e fargli notare che quanto riportato è risaputo e che non era il caso di sprecar parole ed inchiostro per dire una cosa che tutti sanno (soprattutto se, random, sei un giovane su quattro). Insomma: non mi sembra poi chissà quale scoop. Ma ovviamente il giornalista ha fatto, e in fondo anche bene, il suo mestiere. L'unico appunto è che la statistica e la notizia arrivano un po' fuori tempo massimo: tuttavia c'era bisogno di dare la giusta ridondanza. 

Perché è l'ovvio che va dimostrato. 

Speculazioni intellettuali a parte, mi sono compiaciuto moltissimo. Non ho potuto fare a meno di rimembrare stanco un parenetico ritornello di un'epoca passata. Cantava un guitto e lo cantava bene. "Non studio non lavoro non guardo la tv non vado al cinema non faccio sport". Vent'anni fa quella combriccola scombicchierata di guastatori era avanti di quarant'anni. Noi oggi siamo in ritardo di venti. Tra vent'anni saremo dei ritardati, vittime dell'arteriosclerosi e della senilià. Che però ci coglieranno domani, proprio domani. Mentre saremo ancora anagraficamente giovani. E diventeremo vecchi tra una settimana. Saremo vecchi prima di essere vecchi. Morti tra un mese e sepolti tra qualche decennio. 

Nel mentre ciondoloremo sgomenti. 

Lode a Mishima e a Majakovskij.


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