...io oggi ho cercato di disintossicarmi così... poca lettura, pochissima scrittura, un po' di Coppa America vista dall'alto, e poi la sorpresa di rivedere, dopo due anni, la mia "nipotina abbronzata" Maeform Borriello, Pataleta Mae per gli amici, 13 anni, che ormai mi ha quasi raggiunto in altezza (e io non sono un nano... sono quasi 1,80, ma fra un anno mi avrà raggiunto e superato). A quel punto non sarò più io a chiamarla "la mia nipotina abbronzata", ma sarà lei a chiamarmi "il mio zietto pallido".
E' venuta a sorpresa a trovarci da Formia per il fine settimana, e quasi non la riconoscevo. Nella foto in calce: il papà di Mae (noto come Gaetanuccio ai frequentatori del blog, ma in effetti il suo vero nome è 'Aitano); e poi Pataleta Mae, sempre impegnatissima (e sempre vittoriosissima) nel nuoto, dove sta sempre più specializzandosi nello stile libero (corre i 50, i 100 e i 200, e vince in tutte le distanze; poi per riposarsi, fra una gara e laltra, fa anche le staffette).
Cresce (beata lei) serenamente. Va a scuola, va bene, i professori la adorano, e sono molto tolleranti coi suoi impegni di gara. Si allena due ore al giorno per 6 giorni a settimana: di norma al Centro di Formia, ma quando non c'è scuola va tre volte a settimana ad allenarsi con quella che è la sua società sportiva: l'Aurelia Unicusano di Roma. E qualche volta "scende" a Formia il suo allenatore dell'Aurelia. D'estate sguazza nella barriera corallina dove è nata (a Roatan, Honduras), e fa qualche gara per la federazione honduregna (ha il doppio passaporto).
Ha la fortuna di ritrovarsi a 13 anni con tre lingue parlate correntemente (italiano, spagnolo, inglese). Non lo dice, ma credo stia facendo un pensierino ai giochi olimpici del 2016 (probabilmente con la squadra honduregna, visto che il quel paese ha già dei tempi di vertice anche nelle gare con adulte (In Italia viaggia per ora, costantemente, fra le top 15).
Vi racconto tutto questo perchè so che Mae ha molti estimatori sul blog, e perchè è un modo per fuggire sul serio, per qualche ora, da Grillo, Prodi, Berlusconi, Bersani e Renzi. Non è poco,.