Ci viene ‘gentilmente’ offerto un primo assaggio dal doppio (presunto) polpettone, in uscita nei prossimi mesi, figlio delle nozze chimiche tra Arjen e Anneke, denominate evocativamente The Gentle Storm. Il concept è abbastanza lapalissiano, le lyrics scorrono col pilota automatico inserito ma, nel complesso, il pezzo proposto non mi sembra manco tutta ‘sta ciofeca. ‘La cosa’ ci viene addirittura elargita in due versioni: la storm, che aspirerebbe ad essere quella più heavy, la cui impostazione a me ricorda certo progressive metal sinfonicheggiante di fine millennio, quello più riccardone per intenderci (ma pure certo gotico pipparolo di Tragediana memoria), e la versione gentle… Prescindendo dalla fantasia sfrenata ostentata dagli addetti al marketing, al momento mi sta piacendo più la versione moscia che, dunque, ci ascoltiamo subito:
Lascio spazio a voi per gli eventuali insulti al mio indirizzo e le ulteriori considerazioni nel merito. Quindi, la versione ‘pesa’…
Ah, già che ci siamo, vista la citazione, e per riportare un attimo di ordine nell’universo, come esimerci dal riascoltare per intero uno dei dischi più belli di tutti i tempi?