La doccia del pozzo

Da Lacrespa @kiarastra

Oggi mentre facevo la doccia, la caldaia ha deciso di bloccarsi. Ho imprecato moltissimo nel momento in cui mi sono accorta del disdicevole impedimento al risciacquo del mio crespo capo. Così ho dovuto sottopormi ad un’improvvisa doccia fredda che ha fatto del mio cuore un tamburo. Per prevenire un infarto ho lasciato la testa insaponata a metà .

Mentre pettinavo i miei capelli destinati a diventare un cespuglio informe, mi è venuta in mente la doccia della casa a mare.

Fuori nel cortile, adiacente al cancello c’era questa doccia spartana, che spuntava nel verde di non so quali rampicanti e che era attaccata direttamente all’acqua del pozzo. L’acqua era dolce, ma gelata perchè saliva dalle viscere delle terra. D’estate dopo una mattinata cotti dal sole, dal sale e dal mare quella doccia era un passaggio obbligato, una prova di virtù e di resistenza. Chi avrebbe resistito di più sotto quello scroscio di acqua glaciale, che solo un orso polare avrebbe trovato di suo gusto? Era una gara che non aveva vincitori, perchè più di 30 secondi non ce la facevi a sopportarla.

I nostri nipoti li abbiamo innaffiati nel corso degli anni con quella doccia e sono cresciuti alti e forti, mentre gli adulti si sono temprati sotto quello scroscio di acqua pura e poco accondiscendente per sopportare gli strani casi della vita che capitano all’improvviso.

Così ogni giorno verso l’ora di pranzo iniziavano ad echeggiare urla improvvise dalla nostra casa : chi non era della strada avrebbe pensato che dietro quello sgarrupato cancello si stessero compiendo chissà quali efferate stragi, ma il vicino tranquillizzava i passanti dicendo: “Tranquilli, stanno solo facendo la doccia”. Era così la doccia del pozzo.



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