La domanda di Andrea Giunchi – Può una giornata cambiare un’estate?

Creato il 31 agosto 2012 da Vivalafifa @WlaFifa

Da mesi, guardiamo le squadre della nostra Serie A muoversi, con pazienza, alla ricerca di questo o di quel giocatore. E le povere società, per mesi, nel tentativo di migliorarsi o di risparmiare qualche Euro, cedono, prestano, acquistano, svincolano, vendono, smezzano, riscattano, triangolano.

Per mesi.

Le società più previdenti, o con lacune d’organico piuttosto palesi, si muovono addirittura dallo scorso inverno, alla ricerca della giusta occasione per migliorarsi.

E poi arriva la prima giornata di campionato.

Novanta minuti ufficiali di panico totale. Dopo i quali, a fronte di un determinato risultato, può succedere veramente di tutto.

Prendiamo in esame il mercato, partita per partita.

Fiorentina 2 – Udinese 1

I Viola hanno vinto e ben figurato sul prato casalingo nella sfida contro l’Udinese. Le prime indicazioni sono state chiare: non far partire Jovetic ad ogni costo. Il montenegrino è anima e piedi della squadra, e non può essere barattato con un Quagliarella qualunque. Il campo ha dato anche conferma di quanto già noto: serve una prima punta. I nomi fatti fin’ora sono 3, e tutti importanti: Berbatov, Borriello e Bendtner.

L’Udinese, forse con la testa già al Braga, ha perso male all’esordio in campionato. Ha dimostrato lacune quantitative e qualitative in mezzo al campo, dove, è chiaro, non si può rinunciare in un sol colpo ad Asamoah, Isla e Pazienza. Ed ecco dunque che i friulani, dopo i 90 minuti di Firenze, e dopo i 210 minuti di Champions League, si sono gettati su Lazzari, e, a sorpresa, su Tiribocchi e Migliaccio. Evidentemente, si è capito come ben più di qualcosa sia da risistemare. Ad Udine si spera poi che Guidolin non ceda al richiamo di un anno sabbatico.

Frase fatta di Andrea Giunchi: fa sorridere che la fucina friulana di esotici talenti abbia preso Lazzari, e puntato Tiribocchi e Migliaccio, tutti usati sicuri nostrani.

Juventus 2 – Parma 0

La Juve vince, cosa importantissima per Carrera e per l’ambiente, e dà il via al suo campionato nella maniera migliore. Forse. Dalla partita di Torino si capisce che quel dannato top player in area di rigore sarebbe servito, eccome. Che la rosa è migliorata, perché Asamoah è una forza della natura, ma non dove l’anno scorso aveva mostrato più lacune. L’infortunio di Giovinco, poi, di certo non ha semplificato la situazione del duo Marotta e Paratici. Gli attendisti per antonomasia ora sono chiamati, da società, allenatori e piazza, al miracolo: trovare una punta di diamante, in un calciomercato dove di diamanti in vendita non ce ne sono.

Il Parma perde una partita difficile, e non importante, da vincere. E trova conferme circa la completezza d’organico a disposizione di mister Donadoni. Manca ancora qualcosa, più per rimpiazzare qualche probabile partenza, che per vere lacune nella rosa. Si pensa allora agli ingaggi di Nicolas Tagliafico, definito al Bansfield il “nuovo Javier Zanetti”, Gonzalo Mastriani, attaccante uruguaiano che a Parma sperano non sia il nuovo Vampeta, e Giuseppe De Luca, talento sbocciato sulla trequarti del Varese. Nota: i tre nomi fatti hanno 60 anni in 3.

Frase fatta di Andrea Giunchi: ma dove vai se il top player non ce l’hai.

Atalanta 0 – Lazio 1

L’Atalanta ha evidenziato qualche problemino dietro, di quantità piuttosto che di qualità. Dal dopopartita si è cominciato a lavorare su Fabiano Santacroce, un tempo promettente difensore centrale, ideale per la difesa a 3.

La Lazio, illuminata a Bergamo dalle giocate del suo Profeta Hernanes, e soddisfatta del rendimento di alcuni effettivi, si trova a dover ridurre il numero di attaccanti a disposizione di mister Petkovic. A Bergamo, i biancocelesti hanno piazzato in panchina Zarate, Floccari, Rocchi e Kozak, oltre ai soliti Simone Inzaghi e Bruno Giordano. Beppe Signori era in panchina solo in qualità di assistente di Stefano Mauri, e dunque non è da contare tra i potenziali attaccanti laziali. Insomma, c’è da sfoltire.

Frase fatta di Andrea Giunchi: alla Lazio più che un Direttore Sportivo serve del diserbante.

Siena 0 – Torino 0

Il Siena è stato travolto dall’imbarazzo di aver schierato Bogdani al fianco di Calaiò. Cosmi, allenatore senese, ha dichiarato ai microfoni di ogni emittente radiotelevisiva esistente, persino al canale Gambero Rosso, di aver bisogno di un altro centravanti. Arriverà, forse in prestito, il giovane attaccante svedese John Guidetti (è svedese, sì, proprio come Ibrahimovic). E dovrebbe concretizzarsi anche l’acquisto di Alessandro Rosina.

Il Torino, che da settimane dichiara di avere in serbo alcuni importanti acquisti, dopo aver schierato contro il Siena nove undicesimi della formazione dello scorso anno, sembra in dirittura d’arrivo per l’acquisto di Jedais Jeda. Ed oltre a questo, si registrano le ennesime voci riguardanti la cessione di Rolando Bianchi. “Dammi tre parole: Urbano Cairo Muore”. Coro torinista.

Frase fatta di Andrea Giunchi: il calcio italiano, anche in provincia,  è fatto di campioni e partite spettacolari. Sé, sticazzi.

Roma 2 – Catania 2

I giallorossi capitolini hanno rispettato il copione scritto da Zeman. Gol bellissimi e difesa solida come un muro di squacquerone. La rosa appare adatta a garantire questo tipo di prestazioni, e dunque si pensa a sfoltire l’organico, confidando che Totti abbia voglia e ginocchia per fare l’esterno d’attacco per tutta la stagione. Borriello dunque è già diretto verso il Pineta. E di Bojan parleremo più avanti.  Straordinario comunque come la Roma di Sabatini riesca sempre a rinforzare le dirette concorrenti cedendo loro i propri migliori giocatori.

Il Catania, invece, ha sfruttato la trasferta romana per prendere visione di un attaccante, il giovane Nico Lopez. Il ragazzo si è comportato “benino”: è entrato al posto di Totti all’86°, ed in cinque minuti ha segnato un gol fantasmagorico alla sua possibile, se non addirittura probabile, prossima squadra. L’agente di Lopez ha dichiarato che si sta discutendo di un possibile prestito dell’attaccante al club etneo.

Frase fatta di Andrea Giunchi: se Luis Enrique avesse agguantato il pareggio interno col Catania grazie a prodezze individuali e non certo ai suoi schemi, e peraltro solo nel recupero , l’avrebbero impiccato. Con Zeman invece, “bentornato bel gioco”.

Pescara 0 – Inter 3

Il Pescara, prese tre pere, ha capito di essere sulla strada giusta. Nessuna operazione di mercato in vista.

L’Inter in novanta minuti ha realizzato di dipendere ancora molto da Milito. Specialmente dopo l’acquisto di Cassano. La necessità di un vice-Principe è diventata lampante dopo aver fatto esperienza di una squalifica, quella di Palacio, che questa volta durerà una sola giornata, ma che in futuro potrebbe essere ben più lunga. Si fanno quindi i nomi di Lisandro Lopez e Borriello.

Frase fatta di Andrea Giunchi: è possibile, se non addirittura probabile, che il Pescara retroceda matematicamente a novembre.

Palermo 0 – Napoli 3

Una partita ed una sconfitta per i rosanero. In una squadra normale non sarebbe stata necessaria la conferma dell’allenatore da parte della proprietà nonostante la sconfitta. Invece a Palermo è stato necessario fare anche questo. La proprietà è in mano ad un folle, e misure folli vanno applicate. Evidente per tutti è stata però la voragine a sinistra lasciata dalla partenza di Balzaretti. I candidati a sostituirlo sono Mesbah (attualmente al Milan), Llama (Catania), Ziegler (Juventus) e Peluso (Atalanta).

Per il Napoli una vittoria roboante, che però ha evidenziato quanto Cavani sia importante per la squadra, per l’ambiente, per la piazza: dunque rinnovo contrattuale immediato per il Matador. Problema: il famoso e sbandierato tetto ingaggio partenopeo, fissato a 2 milioni di euro l’anno, verrà sbriciolato dal nuovo compenso pattuito con l’attaccante uruguaiano, a cui dovrebbero andare tra i 4 ed i 5 milioni ogni 12 mesi.

Frase fatta di Andrea Giunchi: ricordate le parole di Zamparini, pronunciate il 27 agosto 2012: “Sannino non rischia niente.”

Genoa 2 – Cagliari 0

Buona vittoria per il Genoa del presidente Preziosi, che ha dimostrato, col gol di Immobile, di aver fiuto per gli affari. Dunque, per dimostrare che l’ingaggio della promessa napoletana è stato solo una questione di fortuna, i rossoblu avrebbero definito l’arrivo di Jorge “Malaka” Martinez dalla Juventus. Il giocatore uruguaiano, giudicato dall’allenatore genoano De Canio perfetto per il suo modulo – e vien da chiedersi per quale modulo Martinez sia perfetto, dovrebbe approdare alla sponda rossoblù della città di Genova in prestito gratuito con diritto di rimpianto.

I sardi hanno giocato male, soprattutto davanti, dove il tridente schierato non ha inciso, ma anzi scoperto il resto della squadra agli assalti genoani. Per provare nuovamente l’esperienza di giocare in trasferta, il Cagliari – sembra lo faccia apposta per la miseria!, ha deciso di non giocare in casa Cagliari-Atalanta, seconda giornata di campionato. Gli ennesimi, quanto stucchevoli, problemi relativi allo stadio ed alla sua agibilità, concederanno a Cossu e compagni l’occasione di rifarsi subito in una nuova trasferta.

Frase fatta di Andrea Giunchi: dopo l’indiscrezione sull’interessamento del Genoa per Martinez alcuni ultrà genoani hanno rilasciato alcune dichiarazioni spontanee che collocherebbero il giocatore uruguaiano 1.  a tutti i meeting ultrà-giocatori degli scorsi anni in qualità di organizzatore, 2. all’ingresso del Punto SNAI di Via San Luca a Genova in circostanze ritenute sospette, 3. il 20 e 21 luglio 2001 al G8 di Genova tra i gruppi più violenti di manifestanti.

Chievo 2 – Bologna 0

Il Chievo ha vinto, e convinto, ma continua a volere un centravanti di peso, capace di scardinare difese molto chiuse, o di lottare nel fango clivense che coi primi temporali certamente andrà a formarsi al Bentegodi. Occhi puntati su una delle 73 punte in uscita dalla Lazio: Libor Kozak.

Il Bologna, che non ha potuto schierare il suo gioiello Ramirez per ragioni di mercato, non è mai stato in partita. E l’espulsione rimediata da Perez, innervosito per aver dovuto marcare da solo tutti i gialloblu, ha palesato quanto manchi Gaby Mudingayi là nel mezzo. Ad oggi, sembra in dirittura d’arrivo il mediano Pazienza, un ottimo, ottimo elemento per il centrocampo di mister Pioli.

Frase fatta di Andrea Giunchi: nota lieta per il Bologna la prestazione di Gabbiadini. Ah, non è del Bologna, è della Juventus, ed è solo in prestito.

Milan 0 – Sampdoria 1

Non sapremo mai se è stata la sconfitta con la Samp, o se è stato l’ingresso negli ultimi giorni di mercato – zona di massima competenza dei dirigenti rossoneri, ad aver acceso il mercato milanista. Galliani dopo il disastro casalingo coi blucerchiati ha assestato un prodigioso uno-due, fatto di qualità, freschezza e prospettiva: Bojan Krkic e M’Baye Niang. Il catalano è attaccante vivace ed esperto. Il franco-senegalese è un prospetto di sicuro interesse, avendo già collezionato 30 presenze in Ligue 1, pur essendo nato il 19 dicembre 1994. Gira inoltre qualche voce circa l’interessamento per De Jong del Manchester City. Nomi più altisonanti, come Kakà, per motivi dicono “fiscali”, è difficile che arrivino. Che il Milan cerchi giocatori giovani ed economici, per consolidare rosa e bilancio in vista di una possibile cessione societaria, è ormai lampante.

La Sampdoria ha vinto a S. Siro, ma il migliore in campo è stato il portiere dei blucerchiati. La cosa non è sfuggita all’occhio dei dirigenti doriani, e con rapidità si è dato forma a due importanti acquisti: Simon Poulsen, esterno mancino classe ’84 e nazionale danese, ed Enzo Maresca, forte, esperto e duttile centrocampista col vizio però di infortunarsi piuttosto spesso.

Frase fatta di Andrea Giunchi: strano, con Silvio Berlusconi a capo del Governo il Milan non aveva alcun problema di fiscalità. Sarà colpa di Monti. All’attuale Presidente del Consiglio manca solo che gli si dia la colpa anche di questo.

Andrea Giunchi