La domanda drammaturgica principale nel romanzo Acciaio

Da Pamelaserafino

La domanda drammaturgica principale è quella parte del racconto che serve come base a chi scrive per costruire la trama, a chi legge per esserne avvinto. In ogni narrazione è sempre possibile rintracciare la domanda principale e quelle secondarie che da essa scaturiscono. A tal proposito analizzo la trama di un bel romanzo: Acciaio di Silvia Avallone edito da Rizzoli nel 2010. Il romanzo narra in terza persona la storia di due adolescenti: Anna e Francesca, due amiche inseparabili cresciute nei casermoni di via Stalingrado a Piombino, un’esistenza difficile nella miseria e nel degrado, in un ambiente famigliare violento. Immediatamente l’attenzione del lettore si proietta nel futuro che di per sé la parola adolescenza comporta, qualcosa che sta per sbocciare, quale forma assumerà? Quali percorsi, intraprenderà la vita? Da quali scelte , quali incontri sarà segnata? Come il contesto in cui essa risplende le sarà da ostacolo?L’attenzione del lettore, la sua emotività sono catturate dallo svolgersi della vicenda narrata che, incalzante, si lega a questa domanda: quale sarà il destino delle due adolescenti?
E da questo semplice interrogativo che l’indagine dell’autrice si estende a macchia d’olio, indagando sulle eterne piaghe sociali che affliggono il mondo nelle sue differenze tra classi sociali forti e deboli, nei rapporti tra uomini e donne, genitori e figli, malattia e vita, amore e odio, iniziazione alla vita adulta. L’abilità dell’autrice consiste nella capacità di legare insieme tutti questi grandi temi attorno ad un’unica domanda, da essa si diramano in tante direzioni diverse senza disperdersi ma ritornando al nucleo tematico principale e arricchendolo di linfa nuova. Creare un organismo composito in cui “Tout se tient” è il vero pregio di un buon narratore, è come quando, svolgendo un tema, non si esce fuori traccia.
Sicuramente, al di là della solida struttura della trama vi è poi la capacità di analisi mai scontata ma profonda e acuta dei problemi analizzati oltre al particolare pregio di questa narrazione che consiste nella capacità di presentare una realtà spietata senza clamore, leggendo questo libro si e ha la stessa sensazione di chi si è fatto male ma non se ne accorge subito, ne scorge i segni dopo, sentendo l’anima sanguina.