Una volta espresso il proprio consenso alla donazione presso la struttura abilitata alla raccolta, saranno gli operatori stessi ad introdurre la futura mamma nel percorso, completamente a carico del Servizio sanitario nazionale e che prevede:
- colloquio con un medico o con il personale ostetrico opportunamente formato dalla banca del sangue cordonale per la compilazione del questionario anamnestico sulle condizioni di salute generali
- prelievo del sangue per l’esecuzione degli esami (test virologici) previsti per la donazione del sangue al momento del parto
- controllo tra i 6 e i 12 mesi dal parto dell’anamnesi della madre e del piccolo donatore con ripetizione degli esami di legge obbligatori sulla mamma per confermare definitivamente l’idoneità del campione di sangue prelevato per fini allogenici.
- la selezione del donatore
- la raccolta dell’unità
- la caratterizzazione
- la criopreservazione
- lo stoccaggio
- la ricerca
- il rilascio dell’unità di sangue cordonale
La banca delle cellule staminali emopoietiche è una struttura sanitaria pubblica che lavora, conserva, e distribuisce tali cellule a fini terapeutici in particolare di trapianto, garantendone l’idoneità, la qualità, la sicurezza, la tracciabilità.