"La donna che guardava ma non sapeva vedere" /Angolo del Griot

Creato il 15 agosto 2012 da Marianna06

 

In un angolo di mondo qualsiasi (non è importante quale) , fuori da ogni  tempo cronometricamente misurabile, una donna, un giorno, si reca, come suo solito, con la propria anfora, alla fonte più prossima per attingere dell’acqua per gli utilizzi di casa sua.

Dopo un percorso di diversi chilometri, come  ancora oggi accade per le donne di molti  paesi africani, e specie per quelle dei villaggi rurali, la “nostra” scorge, pari a un miracolo, una cannella ricca d’acqua nascosta nella fitta vegetazione,che con la sua abbondanza riempie in basso un’enorme pozza limpida e tremolante, che forma come un grosso catino.

Mentre è occupata ad attingere la sua acqua, intravede, per caso, guardando  in basso, tra i riflessi del prezioso liquido,l’immagine di un frutto bello a vedersi e notevolmente polposo, che pare proprio invitarla a prenderlo.

Infatti,  il digiuno di alcuni giorni ha la meglio, e la donna immerge subito la mano e poi la sua anfora nel tentativo d’impossessarsene per mangiarlo.

Invano.

Quando tutta l’acqua è misteriosamente prosciugata,e dopo tanta fatica, del frutto neanche l’ombra.

Ma, all’improvviso, dal ramo più basso di uno degli alberi l’uccellino Belvedere (quello che sa ben guardare) le sussurra :”Perché cerchi in basso? Il frutto è lassù…”.

La nostra donna, allora, solleva lo sguardo con attenzione e scorge il frutto tanto agognato del quale, fino a qualche istante prima, aveva visto soltanto il riflesso.

Chi ha orecchie da intendere.....

     a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

L'immagine a corredo del testo è tratta dal blog "Il presepe d'arte" di Enzo Severino


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