La donna crocifissa e il suo massacratore: qualcosa non torna

Creato il 10 maggio 2014 da Tafanus

Donna crocifissa, l'agente De Giorgi: "Avevo già incontrato l'assassino, ecco come l'ho riconosciuto"
"Mi è salita una sensazione dalla schiena, e ho sentito che mi attraversava il corpo fino ad arrivare alla testa". Così l'assistente capo della polizia di Stato Paolo De Giorgi ha raccontato il momento in cui si è ricordato di un intervento per una lite tra un cliente e una prostituta che aveva fatto nel maggio 2012 quando era in servizio alla squadra volante. Quel cliente, identificato nell'occasione, era proprio Riccardo Viti, arrestato ieri per l'omicidio di Andreea Cristina Zamfir, la ventiseienne trovata crocifissa  sotto il cavalcavia di Ugnano, alla periferia di Firenze.
 
De Giorgi ieri era fra gli agenti presenti al momento dell'arresto dell'idraulico cinquantacinquenne: "Lui non mi ha riconosciuto, io sì",  ha detto il poliziotto. "La stessa persona, non ha cambiato fisionomia. Un uomo normale, l'assassino della porta accanto". Il ricordo dell'agente, spiegano gli inquirenti, ha dato un contributo fondamentale alle indagini. "Erano circa le 5 di mattina ha raccontato parlando con alcuni cronisti-. Con un collega eravamo fermi in piazza Gaddi quando abbiamo notato un furgone con all'interno una ragazza che urlava. Abbiamo proceduto al controllo e constatato che la ragazza era una prostituta tossicodipendente. Il cliente diceva che non voleva più avere un rapporto con lei perchè aveva visto che era drogata. La voleva far scendere dal mezzo e la ragazza invece voleva 80 euro". Nell'occasione, ha affermato, Viti mostrò un atteggiamento "molto tranquillo". "Quando leggevo i giornali e i colleghi mi chiamavano per raccontarmi di questo omicida mi è tornato alla memoria il fatto. Allora ho chiamato il mio dirigente, gli ho spiegato la situazione e sono stati fatti tutti gli accertamenti su Viti".
L'interrogatorio per la convalida dell'arresto di Riccardo Viti, il 55enne fiorentino accusato di aver ucciso Andreea Cristina Zamfir si svolgerà lunedì. Per Viti l'accusa è di omicidio, violenza sessuale e sequestro di persona. Al momento, secondo quanto si apprende, riguarda solo la morte della 26enne: gli altri casi che l'uomo avrebbe comunque confessato gli verranno contestati successivamente.
(Fonte: Repubblica/Firenze)

C'era qualcosa che non mi quadrava, in questa storia, ma non riuscivo a mettere a fuoco... Qualcosa che non girava per il verso giusto, nell'assegnazione dei ruoli. Cercavo di mettere a fuoco, ma riuscivo solo a stancare gli occhi e la mente. Poi, all'improvviso, girovagando per la rete, mi passa sotto gli occhi l'immagine illuminante, e tutto mi à chiaro. Ma si!!!!!!! E' il "role-play" che non quadra. Vero, Salvini? Vero, Borghezio? Perchè in una ordinata assegnazione dei ruoli, la vittima dev'essere una ragazza italiana, e lo stupratore-seviziatore-assassino dev'essere un africano, o almeno un rumeno!


Statisti patani


Invece, surprise"! la ragazza seviziata e uccisa è una rumena (e sembra che le "trattate" siano state almeno sei, di cui tra "ammesse" dal seviziatore), e il maiale sia un ciyttadino quasi-padano, un gentile "vicino della porta accanto, un ordinato idraulico, una di quelle "partite IVA che tanto piacciono (come terreno di pascolo) ai Salvini e ai Borghezio. Adesso la Sega Nord presenterà unprogetto di legge che statuisca il divieto del "role-playing". Perchè con queste cose si sa come si comincia, ma non si sa mai come può andare a finire... Pensate se un giorno dovessero scoprire che il "partita IVA" era magari persino un indossatore di pochettes verdi...

Tafanus


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :