“La donna della domenica” – Fruttero & Lucentini

Creato il 20 luglio 2012 da Temperamente

In una Torino afosa e sinistra, piagata da interminabili lavori stradali, il commissario Santamaria indaga sull’omicidio dell’architetto Garrone, uomo dalla dubbia moralità che vive ai margini della società “bene” tentando disperatamente di farne parte. Le strane circostanze della morte – la vittima è stata colpita alla testa con una eccentrica statuetta di pietra – portano il commissario a conoscere Anna Carla Dosio e Massimo Campi, intimi amici, inizialmente sospettati dell’assassinio. I due, dimostrata la propria estraneità ai fatti, diventano fondamentali fonti di dettagli e di indizi che porteranno alla scoperta del colpevole. La ricerca della verità, però, non sarà semplice, e costerà la vita a qualcuno che, nel tentativo di dimostrare la propria teoria sullo svolgimento della vicenda, non si accorgerà di essersi avvicinato troppo all’omicida.

Ci sono libri che assurgono meritatamente al ruolo di classici. La donna della domenica è uno di questi: il primo romanzo della coppia Fruttero & Lucentini è davvero uno dei capostipiti del giallo italiano. La trama è compatta, complessa, ben strutturata e disseminata di indizi che, insignificanti per il lettore, vengono ricomposti dagli autori fino a formare il quadro preciso dei fatti. La costruzione dei personaggi è uno dei punti di forza del romanzo: da Anna Carla, apparentemente eterea e disattenta, al reticente e sospettoso Massimo, impegnato in un’opera di dissimulazione di tutto ciò che lo riguarda che rischia di farlo apparire colpevole, da Lello, disponibile, bendisposto e teneramente ingenuo, al gallerista Bollero, dal paranoico americanista Bonetto alle sorelle Tabusso, gli autori tratteggiano dei ritratti di insolita intelligenza e piacevolezza.

Lo stile è chiaro, preciso, intenso, puntiglioso, ogni parola è accuratamente pesata e si incastra alla perfezione nel contesto. La città di Torino, dal mercato del Balòn alle ville sulle colline, è descritta con cura e attenzione, fino a renderla non un mero scenario ma un reale elemento in più. La minuziosa critica alla società borghese e snob che rifiuta con un’alzata di sopracciglio tutto ciò che non le appartiene è offerta ai lettori con ironica sagacia. Un esordio alla scrittura davvero ottimo: a quarant’anni dall’uscita il testo non è “soltanto” un giallo, ma un romanzo di grandissima qualità.

Maria Di Piazza

Carlo Fruttero, Franco Lucentini, La donna della domenica, Mondadori, 2012, pp. 432, €  10,00


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