In Italia piace talmente la donna oggetto che a Milano si diffondono le donne manichino.
Non c’è cosa più offensiva di questa tendenza, sopratutto in un Paese bigotto dove le sexworker sulle strade vengono multate.
Da notare pure le manette e le bende, un altro simbolo di privazione della libertà femminile, che in Italia sopratutto in ambito pubblicitario piace.
I lavori femminili si fanno in Italia sempre più umilianti e legati al sesso. Gli animali da poco sono stati tolti dalle vetrine dei negozi di animali pena pesanti sanzioni, poichè costituiva una sorta di maltrattamento. Ma le donne che in Italia sembra che abbiano meno diritti degli animali possono essere esposte in vetrina come merce o prostitute, senza suscitare scandali.
Non mi va che qualcuno si attacchi alla storia del consenso, perchè se una donna accetta questo è perchè vive in un Paese dove non le viene offerto altro lavoro.
Sembra che si stia banalizzando lo sfruttamento della prostituzione.
Non mi stupirò se qualcuno in quest’italia sessista proporrà la donna-tavolino. Altro che afganistan!