La donna scheletro (Un’interpretazione psicologica)

Da Psytornello @psytornello

La storia raccontata nel precedente post può essere intesa come una metafora del modo in cui si dovrebbe imparare ad amare qualcuno in modo profondo e autentico. Analizziamola insieme.
Il Pescatore trova accidentalmente un tesoro che è ben più grande di quanto potesse immaginare…così come l’innamorato, che scopre nell’oggetto del suo desiderio un tesoro che non pensava esistere. E nell’amore, spesso gli esseri umani hanno la presunzione di cercare qualcuno che risolva i problemi della loro vita. Si approcciano all’aspirante partner come il pescatore con la sua preda: “Spero sia grossa, capace di nutrirmi per un sacco di tempo, capace di eccitarmi e di facilitarmi l’esistenza, di cui potermi vantare con tutti gli altri cacciatori tornando a casa”. Rimangono passivi, pretendono di non fare alcuna fatica nella relazione e sognano di trovare l’amore perfetto che lenisca le ferite del passato, addolcisca il presente ed esalti il futuro.

E la Donna Scheletro cosa rappresenta? E’ il simbolo del ciclo Vita/Morte/Vita all’interno della relazione amorosa. Già, perché in un rapporto di coppia alcuni elementi prima o poi muoiono ma se si ha la pazienza di non arrendersi, essi daranno vita a qualcosa di nuovo. Ma chi sperava nell’amore perfetto, candido, senza ombre, penserà che la relazione si è conclusa e l’abbandonerà.
Quali aspetti muoiono? Muore l’illusione, muoiono le aspettative, il desiderio di prendere solo il bello, di non venire mai delusi. L’amore porta sempre a una discesa nella morte ed è per questo che sono necessari grande forza e grande sentimento per poter andare avanti. Il rifiuto di accettare nella relazione amorosa tutti i cicli Vita/Morte/Vita fa sì che la Donna Scheletro venga affogata. Questo succede quando uno o entrambi i membri della coppia non comprendono che è necessario affrontare anche momenti bui.
Insomma, gli innamorati iniziano la loro storia con entusiasmo ma ad un certo punto prendono all’amo la Donna Scheletro: qualcosa nella relazione inizia a cambiare, ognuno dei due vede “il lato oscuro” dell’altro o la sua “inadeguatezza come trofeo”…le vecchie ossa ingiallite della donna affiorano in superficie…un’immagine raccapricciante. Ma se si è in grado di starle accanto con devozione quando tutto inviterebbe a fuggire, allora i partner si riscopriranno più uniti e coesi, capaci di comprendersi profondamente come mai avrebbero immaginato.

In alcuni casi, l’incontro con la Donna Scheletro è talmente faticoso che gli innamorati decidono di prendersi ciascuno il proprio spazio, di rintanarsi nell’igloo come il pescatore della storia. Non accettano di affrontare le difficoltà, vogliono prendere solo il bello. E così finiscono per separarsi. E’ plausibile sentirsi spaventati dalla Donna Scheletro ma dopo un primo momento di smarrimento è indispensabile abbracciarla.
La natura Vita/Morte/Vita chiede agli amanti che non perdano il coraggio né fingano, che il loro reciproco impegno sia molto di più che “stare insieme”, e il loro amore si basi sull’apprendimento e la forza combinati per far fronte a questa natura.

Fonte:  Clarissa Pinkola Estés – Donne che corrono coi lupi – Milano, 2013 Frassinelli


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