La droga dello stupro

Creato il 19 ottobre 2010 da Speradisole

La notizia non è nuova, ma è necessario parlarne, per cercare di attenzionare le persone, soprattutto giovani, sui possibili rischi.

Si  tratta dell’acido gamma idrossibutirrico (Ghb). E’ inodore, incolore e perfettamente solubile, leggermente salato, non riconoscibile, non solo in un superalcolico, ma anche in una bottiglietta d’acqua, o in un succo di frutta.

Questo acido è stato denominato la “droga dello stupro” perché è una sostanza che fa perdere i freni inibitori e la resistenza fisica ed è spesso utilizzato da malintenzionati, per abusare delle ragazze, senza che se ne accorgano.

Diffusasi inizialmente nelle palestre, utilizzata come stimolante degli ormoni della crescita, è sbarcata nelle discoteche e negli ambienti notturni. Conosciuta anche come “Extasy liquida” si presenta, appunto, in forma liquida (o polvere bianca, ma anche in pastiglie) e viene assunta miscelandola con bevande.

Potrebbe essere somministrata, ad insaputa della vittima designata. Infatti ne bastano poche gocce, in un qualsiasi bevanda, per diventare uno strumento in mani altrui.

Chi la prende prova un senso di stordimento, può andare in stato confusionale e perdere il senso della realtà e della capacità di coordinamento, può avere dolori muscolari, nausea e vomito. Nei casi più gravi possono verificarsi convulsioni, il collasso, il coma e anche la morte.

Sicuramente chi è drogato con GHB diventa meno capace di reagire e perde anche la memoria a breve termine, cioè la capacità di ricordare che cosa è accaduto nelle ultime ore.

In gergo si parla di “treno” per riferirsi all’atto attraverso il quale, più persone, abusano di una. Chi l’assume sa già che si troverà in una situazione in cui perderà il controllo, ma la sua azione è finalizzata, ha un obiettivo: lo stupro e l’abuso.

Il dramma sta nel fatto che questa droga toglie la memoria recente così che la vittima non riesce a fornisce dettagli utili alle indagini.

Se non si ricorre subito al pronto soccorso per fare le analisi, possono passare anche mesi prima che riaffiorino, con chiarezza, tutti i ricordi. E gli aggressori, coloro che hanno stuprato e abusato della persona, restano impuniti.

Si sta cominciando a pensare di entrare nelle scuole per informare i ragazzi, perché l’allarme “droga dello stupro” c’è.  E’ arrivato il momento di informare, di allertare i giovani sulla pericolosità e le conseguenze  devastanti di questa droga.

Il pericolo non sta solo nei locali notturni, ma anche nelle feste private.

Occorre fare un decalogo di attenzioni da osservare: per esempio non bisogna bere mai da bicchieri o bottiglie aperte, assicurarsi che vengano aperte davanti ai propri occhi e, nel caso si lasci la propria bevanda incustodita, anche per pochissimo, comprarne una nuova.

Bisogna fare attenzione alla preparazione dei cocktail e non accettare mai bevande sconosciute, perché qualcuno potrebbe averci versato gocce di GHB.

 Fondamentale è che ci sia consapevolezza dell’esistenza di queste sostanze  e della loro pericolosità, all’interno del gruppo ristretto di amici con cui si decide di uscire la sera.

Queste somministrazioni infatti vengono programmate dagli aggressori e riguardano sempre più anche i giovanissimi.

Sono allo studio anche “secur-tap” bicchieri difficilmente riutilizzabili, brevettati da un gestore di un locale notturno romagnolo, che potrebbero aiutare nella prevenzione.



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