La dura legge del mercato

Creato il 05 ottobre 2011 da Lanoisette

Il martedì pomeriggio vado al mercato, quello dei contadini, dove sento parlare piemontese e posso comprare le verdurine freschissime, la frutta che non marcisce a lasciarla fuori dal frigo, il pane a lievitazione naturale, il pollo ruspante, la mucca savia e la toma stagionata del pastore. Ieri, però, causa impegni scolastici, ho delegato il gravoso compito di riempire il frigo al Benza. Ora, conoscendo il soggettino, che come è noto ha difficoltà a distinguere un finocchio da un carciofo, ho steso una lista dettagliatissima, indicando anche la posizione delle bancarelle in cui effettuare i diversi acquisti. Poi, una volta giunta a casa, ho proceduto al controllo:
Io: Uhm, bravo... c'è tutto!
Lui: Hai visto, hai visto?
Io: Bravo, hai riconosciuto tutto o ti sei fatto aiutare?
Lui: ...
Io: A parte che con una lista così precisa... però, aspetta un attimo: pomodori, fagiolini, cetrioli... mmmh... ma avevo scritto anche una verdura da fare cotta, scegli tu. Dov'è?
Lui: Eeehhh...
Io: Beh?
Lui: Iiihhh...
Io: Ho un atroce dubbio: ti prego NON dirmi che volevi una certa verdura ma non sapevi il nome...

Ovviamente, ha negato, sostendendo di essersene semplicemente dimenticato. Ma chi ci crede?


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