Carnage, il nuovo film di Roman Polanski presentato all’ultima edizione del Festival di Venezia, è un delizioso quanto spietato gioco delle parti tra due coppie chiamate a sottoscrivere un accordo per risolvere le conseguenze di una scaramuccia che ha coivolto i rispettivi figli undicenni: una lite al parco, una parola di troppo, un bastone usato come arma, due denti che saltano e un labbro rotto. I genitori della vittima, una coppia della classe media newyorkese, organizzano l’incontro riparatore presso il loro salotto con gli altri genitori, un avvocato al servizio delle multinazionali e una consulente finanziaria. La storia si svolge tutta lì in un’unica scena teatrale, ottanta minuti per un’escalation comportamentale interpretata magistralmente da quattro fuoriclasse. I padroni di casa, Jodie Foster e John C. Reilly, progressisti e idealisti, da una parte. Gli upper class, Kate Winslet e Christoph Waltz, snervati dalle continue telefonate di lavoro ricevute da lui, dall’altra. E se ai nastri di partenza ci sono i genitori di un ragazzino apparentemente problematico, figlio di un padre poco presente e già al secondo matrimonio, contro una famiglia solo apparentemente unita intorno ai valori dell’america democratica, presto si scopre che la distinzione tra buoni e cattivi non è così definita. Man mano che la storia si dipana, le dinamiche tra i quattro, le parole di troppo, la finta cortesia, le accuse e i tentativi di conciliazione corrono per la stanza a formare nuove e impensate alleanze, mariti contro mogli o tre contro uno o battibecchi tra singoli e crisi interne alle coppie stesse. L’alcol e gli stereotipi culturali spuntano in alternanza a sottolineare i piccoli colpi di scena e le innaturali confidenze di sconosciuti che fanno e disfano allo stesso tempo il percorso narrativo, spostando continuamente il punto che potrebbe sancire o l’accordo o la definitiva rottura, in un continuo gioco al rilancio. L’impressione è di mettere il naso in una finestra altrui spalancata, la lite del vicino di casa che ti infastidisce e che ti spinge a impicciarti delle cose degli altri, diretta da una regia che fa correre gli occhi dello spettatore sul protagonista del momento, chi volta per volta tiene stretto il centro dell’attenzione e si attira le ire dell’avversario di turno. Il tutto per nulla penalizzato dal doppiaggio.
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Unioncamere: 83mila posti di lavoro in più entro giugno
Non si vedeva da 36 mesi un saldo positivo tanto consistente nelle previsioni di assunzione del settore privato: sono 83mila i posti di lavoro aggiuntivi che... Leggere il seguito
Il 29 giugno 2015 da Pierpaolo Molinengo
ATTUALITÀ, OPINIONI, SOCIETÀ -
Cinema: Sorrentino, Munzi e Garrone si dividono i Nastri d’Argento
Un verdetto inatteso, con una spartizione “a tre” dei Nastri d’Argento, i premi cinematografici assegnati ieri dal Sindacato Nazionale Giornalisti... Leggere il seguito
Il 28 giugno 2015 da Stivalepensante
SOCIETÀ -
Il controverso caso del dott. Andolina
É di pochi giorni fa la notizia (qui, dal sito de La Stampa) dell'arresto del medico triestino Marino Andolina, nell'ambito di un'inchiesta della Procura della... Leggere il seguito
Il 28 giugno 2015 da Gaetano61
SOCIETÀ -
Lorusso sul caso Andolina: "Dubbi sull'inchiesta giudiziaria"
Conosco il dott. Marino Andolinada oltre 15 anni, allorquando era impegnato non solo con i trapianti di midollo osseo presso l’Ospedale infantile di Trieste ma... Leggere il seguito
Il 27 giugno 2015 da Gaetano61
OPINIONI, POLITICA, SOCIETÀ -
I nostri cento momenti del Milano Pride 2015: le foto dei partecipanti
Un tripudio di colori e musica: oltre 100mila persone a Milano questo pomeriggio hanno manifestato l’orgoglio Lgbt per richiedere l’uguaglianza di diritti, tra... Leggere il seguito
Il 27 giugno 2015 da Stivalepensante
SOCIETÀ -
Ad un passo dalla guerra – scenari di guerra nei cieli di Ustica
I-Tigi siamo noi, ogni volta che siamo in volo – racconta Marco Paolini nel suo monologodedicato alla tragedia del volo Bologna Palermo, Ustica. La storia del... Leggere il seguito
Il 27 giugno 2015 da Funicelli
SOCIETÀ