Il primo grafico riguarda la dinamica del debito pubblico dal 2001 ad oggi, che si attesta a circa il 133% del Pil. Da notare che prosegue inesorabile la galoppata del debito a ritmi di crescita di 70/80 miliardi all'anno, con il PIl pressoché stagnante.
Come si intuisce dal grafico, i tre scenari di riferimento considerati dal Governo proiettano al 2026 il rapporto Debito/PIl a seconda del verificarsi dell'uno o degli altri scenari considerati.
Sulla base delle ipotesi macroeconomiche e di finanza pubblica considerate, il debito pubblico (oggi al 133%), si ridurrebbe a circa il 71% (meno 62% rispetto ad oggi) nello scenario di alta crescita, all'86% in caso di scenario base, e al 102% in caso si realizzasse lo scenario di bassa crescita. Il Def, precisa che la regola del debito non sarebbe rispettata solo nel caso si verificasse lo scenario pessimistico.
Nella tabella che segue, invece, sono esposte le variabili macroeconomiche dalle quali dipendono i tre scenari di riferimento considerati dal governo
C'è da dire che ad alimentare questa espressione di scetticismo contribuisce (non poco) anche le previsioni elaborate dai precedenti governi in tema di andamento del debito pubblico che, come ben sappiamo, si sono rilevate clamorosamente errate. Il grafico che segue può aiutarci a comprendere quanto si siano manifestate errate le previsioni di riduzione del debito pubblico.
Fonte: Scenari Economici
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