La famiglia Sensibili

Creato il 14 gennaio 2011 da Bartleboom
Dunque oggi è capitato che l'ometto grande con la sua classe di scuola materna sia andato in visita alla biblioteca cittadina, dove lavora la mamma.
Verrebbe da dire, ah che bello!
Poi, arrivata la classe in biblioteca, non appena l'ometto ha visto la mamma mi si è emozionato. C'è tutto un processo fisiologico che si innesca ogni volta, e succede spesso, che l'ometto si emoziona. Prima di tutto ammutolisce, lo sguardo che si abbassa e poi vaga in cerca di un appiglio qualunque che lo distolga dall'oggetto dell'emozione, gli occhi gli si appannano, e il respiro si fa lungo e ansimante, un progressivo sbuffare che lotta strenuamente con le lacrime che gli salgono dalla gola.
E' andata così anche questa volta, e tutto il percorso istruttivo in giro per la biblioteca, mentre la mamma restava al banco dei prestiti a lavorare, lo avrà fatto con quel magone lì, chiuso fra la gola e il cuore.
Ah, anche la mamma dell'ometto sembra si sia emozionata un bel po', e poi abbia continuato a dare libri in prestito agli utenti, triste come una foglia persa.
Ho una famiglia così, ormai senza più speranze, inesorabilmente persa in latitudini di sensibilità senza mappe di ritorno.

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