Ve ne presentiamo qualche assaggio. Ecco, se poi volete capire veramente che cosa sia la MAS vi conviene cercare un qualcosa di più serio... ad esempio un qualcosa scritto da qualcuno che nel settore ci lavora. Qualche esempio recuperato fresco fresco da Medline, la banca dati per la letteratura scientifica:
Hospital F. (2009) Challenges for effective marker-assisted selection in plants.
pubblicato in Genetica 136(2):303-10.
Lippman ZB, Semel Y, Zamir D. (2007) An integrated view of quantitative trait variation using tomato interspecific introgression lines.
Pubblicato in Curr Opin Genet Dev. 17(6):545-52.
Collard BC, Mackill DJ. (2008) Marker-assisted selection: an approach for precision plant breeding in the twenty-first century.
Pubblicato in Philos Trans R Soc Lond B Biol Sci. 363(1491):557-72.
MAS interspecifica
Torniamo ora ai documenti della FDG. Nella lettera ai ministri si trova la seguente frase:
La MAS (Marker Assisted Selection) è l’innovazione genetica adatta allo scopo. Il suo metodo non è invasivo e, al contrario degli Ogm, non supera i confini di specie.
Perchè? Perchè il punto di partenza di un programma di miglioramento genetico è quello di rimescolare e arricchire la variabilità genetica di una specie per identificare nuove combinazioni di alleli e/o di geni(1) che diano performance migliori. Per ottenere questo rimescolamento e arricchimento si usa l'incrocio (anche in associazione ad altre tecniche come la mutagenesi), usando due piante tra loro interfertili, ma spesso molto diverse tra loro.
Di frequente i due parentali (genitori) che si usano per l'incrocio provengono da due varietà della stessa specie. Nulla però vieta, almeno in linea di principio, che i due genitori siano piante che appartengano a specie (o addirittura generi) diversi, l'unico limite da considerare è che si possano, appunto, incrociare e ottenere semi vitali.
Molti ibridi tra specie distanti sono sterili, come ad esempio il triticale(2) (o anche il mulo o la banana), ma è possibile "forzare" la pianta ottenuta a riottenere la fertilità, ad esempio con la colchicina, mutageno potente e veleno mortale, ma che, come molti veleni, se usato con cura può avere effetti benefici. Altri metodi come l'embryo rescue (salvataggio dell'embrione, che altrimenti morirebbe, per espianto e coltura in vitro) o le fusioni somatiche sono usate allo stesso scopo (Attenzione, tutta sta roba è usata per sviluppare varietà convenzionali e non rientra legalmente tra gli OGM). In tutti questi casi di incroci tra specie e generi diversi la MAS è comunque applicabile e applicata.
La MAS infatti non è altro che un sistema che serve per selezionare degli individui interessanti risultanti dall'incrocio. Attraverso l'analisi di marcatori molecolari. Il sistema consente, e questo è il suo grande vantaggio, di fare questa selezione precocemente e predire se una data pianta avrà con una buona probabilità, non con certezza, i caratteri, ovvero i geni/alleli, che ci interessano. Siano essi provenienti da un incrocio intraspecifico o interspecifico.
La panacea per tutti i problemi dell'agricoltura
I nostri "ricercatori" della FDG (ma su cosa ricercano poi? o cosa ricercano? forse fondi pubblici e privati?) poco oltre scrivono:
In questo modo si possono ottenere piante con caratteristiche preziose, resistenti a parassiti, malattie, alla siccità, più produttive e – all’opposto degli Ogm – senza ricadute negative, né nell’ecosistema né nell’alimentazione né nella salute.
Ma come si fa per avere piante resistenti a virus?
Soprattutto se nessuno dei parentali è resistente?
E come si fa quando nessuna varietà all'interno della specie presenta il carattere ricercato?
L. esculentum (in alto) è il pomodoro
a tutti noto. L. peruvianum (terz'ultimo)
è un'altra roba.
La natura purtroppo ha già prodotto nematodi che vincono questa resistenza. Ma questo fa parte del gioco, si chiama coevoluzione... nel frattempo però milioni di tonnellate di pomodori sono stati salvati grazie a questo gene.
Nessuna garanzia di salubrità
Per ultimo, vi lasciamo con un sorriso, citandovi un pezzo sui diritti di proprietà intellettuale:
Le varietà prodotte con questa tecnica, inoltre, non godono di copertura brevettuale industriale e non sono soggette a procedure autorizzative diverse da quelle delle varietà non transgeniche tradizionalmente in commercio.
Requisizione di artifici linguistici
Riguardo la cosa "falsata" è che sulle varietà sviluppate con metodi convenzionali non è applicabile, è vero, il brevetto, ma esiste una forma di protezione della proprietà intellettuale che si chiama UPOV, che garantisce tra i 20 e i 30 anni, a seconda della specie, di diritti di sfruttamento commerciale. A noi pare solo un brevetto con un nome diverso, a voi?Certo che, se in 6 mesi di "lavoro", tanto ha richiesto stendere l'accordo per GenEticaMente, i 7 Ministeri coinvolti ed i loro tecnici non si sono accorti dell'enorme cumulo di sciocchezze che questi gli propinavano, fanno proprio una figura da... (e li paghiamo apposta con i nostri soldi per tutelarci!)
Ecco, questo era solo un assaggio delle competenze di quelli a cui i governanti (italiani e, ora pare, anche esteri) stanno per regalare dei soldi dei contribuenti. Di quanto regalino i privati non siamo interessati. Pensare però che un privato, come COOP, si possa fregiare di aver investito in un "progetto" di lobby internazionale anti-OGM (in cui oggettivamente vengono propalate balle) sostenuto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, 7 ministeri e una pletora di altri enti pubblici, francamente, fa un po' vomitare.
Evviva la democrazia e soprattutto la meritocrazia...
Note a margine
(1) Sì, piante della stessa specie possono avere non solo alleli diversi (ossia varianti di uno stesso gene, ad esempio: occhi azzurri, occhi neri), ma anche geni diversi. In alcune specie, come il mais, ci possono essere migliaia di geni che sono tipici di una specifica varietà e completamente assenti nelle altre, eppure esse rimangono interfertili tra loro.
(2) Un trattamento con colchicina raddoppia il suo patrimonio genetico ridonandogli la fertilità.
(3) un altro sistema senza controindicazioni è l'omeopatia. Diciamo che se non si hanno effetti collaterali, di solito, è perchè in realtà non si hanno effetti e basta. Se non quelli placebo, si intende....e, come al solito, se volete saperne di più, visitateci!