La tua testa ormai intonsa liscia e pulita come la luna, appoggiata a quel cuscino che assorbe ormai ogni goccia del tuo residuo destino. Le tue mani lacerate, occhi scuri senza più lacrime, ma con tanta paura. Il respiro affannato, le tue vene avvelenate da quel liquido contenente la speranza, ma ormai anche lui ammette di essere senza sostanza.
Impotente presto andrai via, lasciando ogni dolore, ogni sofferenza ed agonia. Piccola farfalla vola pure via, solo il tuo dolce frutto rimarrà, per saziare chi mai sazio si sentirà. Il tuo sorriso d'angelo, caduto tra le spine, volerà verso casa...Dove il Padre tuo pronto ad accoglierlo troverai.