La farnworth house per le farfalle

Creato il 11 gennaio 2011 da Nuamood

Are you really sure that a floor can't also be a ceiling? (Sei davvero sicuro che un pavimento non possa essere anche un soffitto?) tratto da una citazione di Escher, questo è il titolo dell’opera vincitrice della quarta edizione del concorso Enel Contemporanea Awards 2010. Si tratta di un progetto degli artisti olandesi Liesbeth Bik e Jos Van der Pol visibile nei magnifici spazi progettati dall’architetto francese Odile Decq del nuovo MACRO - Museo d’Arte Contemporanea di Roma.

Un’architettura nell’architettura liberamente ispirata alla celebre Farnworth House realizzata da Mies Van der Rohe nel 1951 pensando ad una relazione ideale tra l’uomo e la natura.

La scelta di ispirarsi alla Farnsworth House non è casuale: la casa fu costruita accanto a un fiume. L'architetto aveva calcolato la crescita prevista del fiume, concependo l’alzato su due pali in modo tale che potesse resistere a eventuali inondazioni. Tuttavia, negli ultimi 60 anni, a causa di una maggiore urbanizzazione dell’area circostante, per ben sei volte le acque hanno raggiunto il livello dell'alzata danneggiando l’interno dell'edificio.

La riflessione degli artisti si sviluppa simbolicamente a partire dalle farfalle, considerate oggi tra le specie più sensibili ai cambiamenti climatici tanto da essere reputate un vero e proprio indicatore delle condizioni ambientali. Nell’opera del duo Bik Van der Pol la Farnworth House diventa una casa temporanea per centinaia di variopinte farfalle, che vi trovano un habitat naturale, grazie al contributo scientifico del professor Enzo Moretto entomologo naturalista.

Gli artisti riflettono sul rapporto tra uomo e natura, sensibilizzando il pubblico sulla necessità di comportamenti eco-sostenibili con un’opera altamente simbolica dove il concetto di effetto farfalla, tratto dalla teoria del caos, ci spiega come piccole azioni e variazioni minime, come il battito d’ali di una farfalla, possano produrre cambiamenti significativi su scala più ampia.

Il pubblico può accedere liberamente all’interno dell’opera rispettando un numero massimo di persone nella struttura a tutela del microclima idoneo per le farfalle.

Fino al 16 gennaio 2011 al MACRO di Roma