La fata verde e la magia delle fibre

Creato il 15 aprile 2013 da Ilbicchierediverso

L’Assenzio è parte della nostra storia come redazione e uomini.
Ci siamo avvicinati per la prima volta alla Fatina Verde, durante un master organizzato a Roma, dove siamo riusciti a cogliere l’essenza più “pop” di questo distillato che suggestiona per la sua storia e sferza i sensi ogni volta che viene sorbito.
Da quel giorno abbiamo nutrito e alimentato un affetto particolare per il suo bagaglio culturale e per gli effetti immaginifici che ancora oggi – pur essendo privo delle caratteristiche venefiche del tempo – riesce ad avere sulle nostre menti.
Vi segnaleremo altri libri, ma oggi vogliamo portare sulle vostre mensole e nelle vostre librerie LA FATA VERDE.STORIA DELL’ASSENZIO di Alex Panigada (Stampa Alternativa) con la prefazione del nostro amico Andrea G. Pinketts.

In questo manabile, si trova tutto l’essenziale per conoscere e capire  cosa si cela negli occhi di giada della fatina tanto osteggiata e ambita: la storia dalla nascita ad oggi, le differenze con i suoi cugini pastis, i metodi di produzione e gli ingredienti passando dalle varie metodologie per gustarlo e arrivando ai suoi rappresentanti (come bevitori) più noti.

Interessantissimo lo svecchiamento che ha applicato l’autore nella ricerca e riproposizione di tutto l’argomento Assenzio: infatti non si sofferma esclusivamente sul retrò, ma vira nel moderno e nel postmoderno, con tratti sociologici e senza far mancare nulla all’interessato lettore (di primo pelo o più navigato).
Un libricino da possedere, da consultare e da inseguire attraverso film, arte, musica e molto altro ancora. Per poter dire, come il prefatore, “M’illumino d’assenzio!”.

Accanto al prezioso “liquore” un libro davvero incredibile che parla di altre magie, di incantesimi fatti di materiali pregiati, lavorazioni attente, ricerca della qualità e spesso, tradizione: FIBRE, TESSUTI E MODA a cura di Enrico Pedemonte (Marsilio).
Difficilissimo poter spiegare lo stupore che questo libro sa suscitare, senza cadere nel trito e ri-trito; afferrare il bello, il suo ideale attraverso abiti, trame, fibre e cogliere quel senso di armonia universale che tutto questo  sa offrire trasudano, si tendono e si adagiano nella mente e nel cuore del lettore.
Si scopre tutto quel che c’è da sapere fino al restauro stesso dei tessuti senza tralasciare nulla.
Un libro custode di un’arte e di un punto di vista antico e per molti inedito.

Buona scelta
IBD
ilbicchierediverso@gmail.com


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