Mandorlini, come era facile immaginare, si è affidato sin dall’inizio all’oramai collaudato 4-3-3 che in fase difensiva si è poi trasformato in un più accorto 4-1-4-1. Disposizione tattica quest’ultima, che prevedeva Donati in posizione di “schermo” davanti ai quattro di difesa con i due esterni – Jankovic e Martinho – pronti a “scalare” sulla linea mediana del campo per mettere in inferiorità numerica il centrocampo a tre del Milan. I gialloblù, forse condizionati dall’esordio davanti al proprio pubblico – la squadra per 6/11 era al debutto assoluto o quasi nella massima serie – sono scesi in campo leggermente contratti e hanno inizialmente subito il predominio territoriale degli uomini di Allegri. Dopo il gol subito – realizzato da Poli, abile a sfruttare un delizioso assist di Balotelli – gli uomini di Mandorlini hanno avuto il grande merito di non disunirsi e con una reazione degna dei tempi migliori, sono riusciti prima a pareggiare e poi ad andare in vantaggio, grazie ad una fantastica doppietta di uno scatenato Luca Toni. Il Milan è apparso a tratti “irriconoscibile” e forse già con la testa al ritorno dei play off di Champions League. In sostanza, convinti, non senza un pizzico di presunzione, di poter conquistare l’intera posta in palio, i rossoneri non hanno fatto i conti con la voglia di vittoria dell’Hellas, sospinta in campo dal sostegno incessante dei propri tifosi. Alla fine dell’incontro diventa fin troppo facile dare la palma del migliore in campo a Toni (voto 8) autore della doppietta vincente. Tuttavia, sui gradini del podio gli fanno buona compagnia anche Romulo e Donati. Il brasiliano (voto 7,5) arrivato solo da una settimana, ha giocato come fosse qui da sempre, inserendosi perfettamente negli schemi del centrocampo gialloblù e risultandone alla fine protagonista indiscusso. Il secondo invece, schierato nel suo ruolo più naturale di baricentro basso del triangolo di centrocampo, si è dimostrato fondamentale a protezione della difesa e pronto a far ripartire l’azione (voto 7,5). In tutto questo tuttavia giusto merito anche a Mandorlini (voto 7) per come ha preparato la partita e per come ha gestito la squadra nell’intero arco dell’incontro.
L’ultima importante citazione spetta infine al meraviglioso pubblico del Bentegodi (voto 10). La tifoseria scaligera, sottoposta per un’intera settimana ad una vera e propria “gogna mediatica” per la presunta accoglienza nei confronti di Mario Balotelli, non è caduta nella facile trappola della provocazione, superando questa prova di maturità con la miglior arma a propria disposizione, bagaglio da sempre dei supporters gialloblù: l’ironia. Decisamente un colpo di genio. Chapeau!
Enrico Brigi
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