Mercoledì 03 Ottobre 2012 18:39 Scritto da Marcella Geraci
Quell’uomo si è fermato quando ha deciso che la terra di Aiko era la sua casa e il suo pane, la sua acqua ed il suo gruppo, la sua sposa e i suoi figli.
Quell’uomo si è fermato quando ha potuto riposare un’intera notte, senza svegliarsi all’improvviso per il suono delle bombe.
A Marco, Cloe, Talia, Armando, Astolfo, Noor, Aisha, Juan, Concha, Victor, Antoine, Brenda, Abraham, Gudrun, Inga, Fedor, Avdot’ya, Masud, Bahar, Ayodele, Akello, Asako, Aiko e a tutti gli uomini e le donne che hanno camminato e lavorato, cantato e riposato, navigando mari in tempesta per rivoltare la terra e seminare grano, costruire case e far da mangiare, una sola parola: grazie!