La festa dei disoccupati

Creato il 01 maggio 2013 da Carlo_lock
1° maggio. Festa del lavoro. Beppe Grillo ha detto "festa dei disoccupati". Ed in effetti il lavoro per alcuni è diventata non più uno status, bensì una condizione di ricerca. Ricerca che in moltissimi casi si perde nel nulla, diventa una coazione a ripetere cieca che si inabissa e si arena nelle sabbie mobili dell'inattività. La ricerca del lavoro è come un onanismo triste, senza la benché minima soddisfazione. Qualcosa si inceppa, insomma. Allora o si continua a vivere anche senza lavoro o si deve andare avanti. Ma come si fa a vivere senza lavoro? Questa è la domanda capitale che attanaglia i dubbi di ognuno: andare avanti sì....ma come si fa ad andare avanti se non c'è qualcuno che ti mantiene?I mantenuti in questo periodo godono di un grande vantaggio. Possono fare quel cazzo che gli pare senza preoccuparsi di nulla e rendere conto a nessuno. I mantenuti sono gli unici fuori da questo giro perverso, fuori dalla miseria, dalla preoccupazione per il futuro. Paradossalmente sono gli unici che potrebbero fare figli, per forza e serenità.Ed anche chi lavora, insomma, pensa che se la passi bene? Sì, la differenza è che uno ha soldi, l'altro no. Ma anche chi lavora 10 ore al giorno....siamo sicuri che fa una bella vita?Siamo sicuri che fa una bella vita chi continua a ricevere contratti a progetto?In un' Italia ormai svuotata da ogni riferimento, l'unica consolazione è la distruzione del presente, una distruzione metaforica, che è già in corso. I lavoratori, quindi, non esistono più. Esistono solo persone mosse dall'istinto di autoconservazione. Tutto il resto è una farsa, i curriculum, le competenze trasversali, la motivazione.Vince il più forte. E se vince il più forte anche nel mondo del lavoro, vuol dire che questo "mondo del lavoro" non esiste più, è, anzi, una bestemmia anti-costituzionale.

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