Il congelamento delle power unit 2015 non scatterà alla fine del mese di febbraio per Mercedes, Renault e Ferrari che potranno sviluppare i loro motori. Regolamento non uguale per tutti, perchè alla Honda non è stato concesso lo stesso privilegio.
Questo di fatto significa che i fornitori di motori avranno ora la possibilità di introdurre aggiornamenti durante tutta la stagione. Resta comunque fissato a 32 il numero di “gettoni” a disposizione di ciascun produttore per lo sviluppo.
“Dato che non è specificamente indicato … quando una unità di potenza può essere modificata in conformità con l’appendice 4 del regolamento tecnico, riteniamo che gli elementi ponderati (32 in questo caso) possono essere introdotti in qualsiasi momento durante il 2015 stagione. La ‘base’ della power unit rimarrà quella che è stata omologata per la stagione 2014, comprese le modifiche apportate in conformità del paragrafo 1c dell’Allegato 4 dei regolamenti sportivi“.
Prima di aprire polemiche di vario tipo, Charlie Whiting ha subito chiarito il motivo per cui la Honda non potrà usufruire di questi vantaggi: “Mentre i produttori esistenti sono stati obbligati a omologare le loro unità di potenza entro il 28 febbraio 2014 sembrerebbe giusta ed equa chiedere un nuovo produttore di omologare la loro unità di potenza entro il 28 febbraio il 2015. Riteniamo pertanto che questo sia un requisito per un nuovo produttore di power unit.”
Si cominciano a vedere i primi messaggi “forti” della casa di Maranello che ha fatto questa scoperta grazie al nuovo Direttore Tecnico della Ferrari James Allison che, in una riunione del gruppo sui regolamenti tecnici ad Abu Dhabi, ha sollevato la questione. Dal canto suo, la FIA, ha quindi ammesso che la formulazione attuale delle norme è suscettibile di interpretazione e ha quindi comunicato alle squadre che occorre accettare il fatto che non vi è alcuna data effettiva per l’omologazione in chiave 2015.