L'osteria "ed Carùsa" nel vecchio quartiere Oriola in un disegno di Ettore Ponzi, già utilizzato per illustrare il libro di Nino Denti "Osterie di casa mia", è qui pubblicato per gentile concessione dei figli. (P.S.: copia del disegno è anche pubblicata sul "Numero Unico" in distribuzione in questi giorni )
Non pensò certo al copyright Donnino quando decise di fermarsi a Fidentia. 1.700 anni dopo ci pensarono i Fidentini e ne uscirono due gustosi episodi di storia patria che trovano nell'immagine sopra un ulteriore collegamento. Il primo lo racconta l'avv. Nino Denti nel suo libro "Osterie di casa mia" nel capitolo dedicato all'osteria "ed Carùsa" nel vecchio quartiere Oriola. Un certo Martén (all'anagrafe Massari Martino) era stato complice di un atto delittuoso della banda Pollastri perpetrato nella nostra città. Svuotarono infatti, con un'impresa notturna da banda del buco, l'ufficio postale, il muro "bucato" era addirittura quello del Palazzo comunale! I malviventi furono presto scoperti e nel tentativo di fuggire finirono malamente. L'episodio venne utilizzato dai burattinai Preti di Salsomaggiore, che ne ricavarono un copione da rappresentare nei loro spettacoli. Ma ecco la conclusione del racconto: "Nel Ricovero di Mendicità era ospite la madre di "Martén", che aveva nome Severa, alla quale, per scherzo, montarono la testa suggerendole che le spettavano i diritti di autore del copione, dato che si parlava di suo figlio..". Lo scherzo ebbe successo, la poveretta reclamò ai Preti il suo diritto. Finì che questi gli diedero per compassione una piccola somma e Severa, allontanandosi, disse a se stessa borbottando "Toh, custì ché am mià bev tuti!"
Ma ecco il secondo episodio molto più recente. Fedele al "fogliaccio" locale leggo con sorpresa che è protetto da un inossidabile diritto d'autore. La formulazione della clausola è la più restrittiva che vi possa essere: proibito riprodurre con qualsiasi mezzo, compresa la fotocopia "anche ad uso interno", proibito anche l'utilizzo ad uso "didattico". Non cito letteralmente la frase in quanto questo copyright copre anche se stesso. Cosa è possibile fare col "fogliaccio"? comprarlo e poi scordarlo? Con tale clausola di copyright il tenerlo a mente è già infrazione. Il semplice parlarne in piazza poi è assolutamente da evitare. Chi avrà messo in testa ai redattori questa idea è tutto da scoprire.
Ogni riferimento a fatti, atti e persone è puramente ipotetico, cosa certa è che l'un caso accadde a Borgo San Donnino, l'altro accade a Fidenza. http://feeds.feedburner.com/BlogFidentino-CronacheMarziane