Titolo: La figlia del mattino
Autore: Pauline Gedge
Editore: Castelvecchi
Anno: 2012
Autrice di tredici romanzi che hanno venduto oltre sei milioni di copie nel mondo, Pauline Gedge ha da sempre riconosciuto nella scrittura il proprio modo di esprimere ciò che non le riusciva altrettanto bene di dire a voce. Nel suo sito internet narra la propria vita e di come sia riuscita a trasformare quella che inizialmente era una esigenza (lo scrivere) in una professione. Lo scrivere è letteralmente nel mio sangue (Writing is quite literally in my blood). Non avrebbe potuto essere più esplicita.
La figlia del mattino è stato il suo primo romanzo ad essere pubblicato, nonché il libro che le ha consentito di seguire la strada che aveva sempre sentito essere tracciata davanti a sé.
Questo romanzo, come altri che ha scritto e pubblicato successivamente, è ambientato nell’antico Egitto. Il soggetto scelto dall’autrice è un personaggio di cui poco si sente parlare, ma al quale fonti storiche attribuiscono non poca rilevanza, avendo garantito durante il suo regno un periodo di prosperità. Il suo nome è Hatshepsut che, a dispetto di quanto forse vi aspettereste, è una donna, e più in particolare una delle poche donne che hanno regnato in Egitto e certamente l’unica ad essersi fregiata del titolo di faraone. Di lei sono giunte poche notizie. Il figliastro, che la seguì sul trono, cercò di cancellarne ogni traccia. Fortunatamente non riuscì nel suo intento e la storia di questo incredibile personaggio è giunta fino a noi, anche grazie alla penna di Pauline Gedge, che ci fa vivere il suo coraggio e le sue paure, descrivendo una donna che sin da bambina era destinata alla storia.
Il romanzo ripercorre tutta la vita di Hatshepsut. Da sempre la favorita del padre, il faraone Thutmose I, venne da questi scelta come regnante dopo la morte della sorella maggiore, a dispetto dell’esistenza di un erede maschio, nato dalla seconda moglie del faraone, considerato da tutti come inadatto a regnare. In una società dove la donna non aveva un ruolo di primaria importanza e dove la legge prescriveva che solo un uomo potesse diventare faraone, Hatshepsut riuscì ad imporsi, circondandosi di una schiera di persone fidate che l’accompagnarono fino alla morte. Tra questi, senza dubbio il più degno di nota è Sepmut, che conquistò il cuore della giovane regina e lo fece suo per tutta la vita. La storia di Sepmut, che si intreccia con quella di Hatshepsut, è quella di un giovane nato in una famiglia di contadini, che ancora bambino fu portato dal padre in convento perché diventasse sacerdote e cambiasse la propria sorte. Il destino ebbe però molto di più in serbo per lui di quanto il padre potesse mai aspettarsi. Un uomo coraggioso e leale, che affrontò ogni nuova sfida con la semplicità che la sua umile nascita gli aveva assicurato e che mai avrebbe perso.
Un romanzo storico veramente ben scritto. Descritto dalla New York Book Review come “uno dei più bei romanzi sulla vita nell’antico Egitto”, La figlia del mattino trascina il lettore nell’affascinante società egiziana, descrivendone le credenze e le tradizioni e facendogli vivere, seppur per poche ore, le vita di quei personaggi che vissero oltre 3500 anni fa, ma che la penna dell’autrice riesce a farci sembrare attuali.
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