La figlia di un'insegnante precaria scrive all'italia

Creato il 01 settembre 2010 da Alessandro @AleTrasforini
Gaia Russo è figlia di Daniela Basile, esponente del Comitato dei precari sanniti che vanno, da giorni, attuando uno sciopero della fame per far sentire le loro esigenze; bisogni che andrebbero percepiti e valutati adeguatamente, dando loro spazio e rilievo in quella che dovrebbe essere l'agenda delle "priorità" italiane. Non usa mezzi termini per denunciare, questa giovane figlia. Non usa mezzi termini per denunciare anche lo stato di tutti quelli che, come la madre, sanno di lottare senza avere però alcuna voce. Nel mio piccolo provo a dare voce a lei ed a quelli che, come lei, cercano di squarciare questo orrendo abisso di superficialità e di perenne distrazione: "Negli ultimi sei giorni di presidio permamente in cui mia madre sta scioperando per avere il diritto di lavoro, ho finalmente aperto gli occhi sulla nostra città. Non chiedo troppo, voglio solo che qualcuno si accorga che mia madre sta rischiando per voi, non solo per i precari, perchè toccherà agli altri impieghi di lavoro, ed i tagli non ci saranno solo sulla scuola. [...] A mia madre avete levato il diritto anche di mangiare, dormire in un letto caldo e, soprattutto, le avete levato la dignità. [...] Una lettera di una ragazzina non credo farà molta notizia, ma per me conta, perchè io lascio mia madre a dormire in una tenda ogni notte e mi sento impotente perchè so che non posso cambiare nulla. [...] Se rimarrò orfana, la colpa sarà solo vostra." A tutti coloro che resistono ancora, si aggiunge un urlo in più.