La finanza “Se ne fotte” di noi!

Creato il 31 ottobre 2011 da Laventino

Il mercato se ne “frega” di quella che gli è probabilmente parsa al pari di una patetica quanto inconcludente “letterina a Babbo Natale”. Si parla, parla, parla, di mercato: “termine esotico” con cui si prova a identificare un’entità piuttosto “evanescente”, capace di promuovere, quanto disintegrare la centenaria economia del Pianeta.

Qualcuno si è mai chiesto cosa ne sarebbe del cosiddetto “libero mercato”, se finalmente gli Stati iniziassero ad adottare norme “correttive” a contenimento di un malsano quanto imbizzarrito “liberismo asimmetrico”?

Il mercato vero, cioè quello che “crea” i cosiddetti beni e servizi, utili a garantire a tutti noi un benessere diffuso e perciò “simmetrico”, vale circa 1/10 di quello “asimmetrico”, liberamente e volutamente, lasciato in mano a finanzieri e uomini d’affari “i cosiddetti cattivi”; salvo poi scoprire che essi operano “LEGALMENTE” con l’avvallo delle leggi degli stati “cosidetti democratici”.

In pratica, è come vivere in un sistema in cui: dati 10 imbianchini, vengono subito generati 100 giocatori d’azzardo pronti a scommettere sul come, quando e perchè verrà fatto o non fatto quel lavoro. Questo ricorda tanto la tipica scena degli operai di certi comuni: quelli che hanno aiutato l’Italia a cadere in questo baratro!

Essi operano nella stessa identica maniera: uno lavora e gli altri 3 stanno li a guardare e discutere su come doveva/poteva essere mosso il badile.

Oggi il sistema permette di scommettere “legalmente” sulla morte, sui terremoti, sulla caduta degli aerei, sullo scoppio di una guerra. C’è chi ha fatto di tali attività una professione ben più pagata di quella degli imbianchini di cui sopra.

Questo, ci spiega perchè Mr MORTE spera con ARDORE e PASSIONE che possa anche accadere il peggio!

Lui, non lo fa per gusto, rancore o altro: quello è il suo “lavoro” avallato dai GOVERNI e dalle leggi “ipotetico-democratiche” applicate in mezzo pianeta! In questo articolo avevo fatto riferimento alla colossale balla della crisi. Lo confermo: essa è da mettere in carico all’incapacità e al menefreghismo di chi nei decenni “oggi incluso”, ha contribuito a crearla, e che se ne frega di bloccarla “con la scusa” di poter essere impopolare!

Non è quindi tutta colpa di Mr B: fior di Ministri, Capi di Stato e Cancellieri europei, al pari dei nostri, si presentano “incapaci” nel comprendere che occorre usare una visione simmetrica del problema. I mercati finanziari ben presto arriveranno a capire che il fasto dei vecchi tempi sarà oggetto di furia da parte di decine di milioni di persone ormai ridotte alla fame e capaci di vivere nella sola “malsana” speranza di un sussidio terzomondista, piuttosto che europeista.

Non sono i mercati ad essere “CATTIVI” è la politica a prospettarsi “INCAPACE” e “INCONCLUDENTE” …. anzi, non la “Politica”, ma i “POLITICANTI” … esseri ambigui, travestiti da portatori di novelle politiche.