Tutto cominciò con quel capolavoro che porta il nome di Shaun of the dead, in seguito arrivò il secondo capitolo, anch'esso un capolavoro, Hot Fuzz e infine ecco il terzo ed ultimo capolavoro La fine del mondo. Gli appassionati di Wright, quindi della trilogia, sapranno benissimo che il cornetto non è l'unico elemento che ritorna nei tre film e difatti ne La fine del mondo vediamo palesarsi gli stessi attori dei precedenti così come molte gag (la staccionata, bevute al pub, i gemelli). L'irriverenza comica di Wright e soci questa volta va a toccare la fantascienza giocando parecchio con gli archetipi del genere e in particolare con quelli che riguardano film di invasioni aliene e fine del mondo - es: sermone distopico, sostituzione/evoluzione del genere umano con relativa rinascita/miglioramento, sudditanza all'alieno, estremo sacrificio, ricostruzione della civiltà, il fascino del lato oscuro... Esattamente come avevano fatto con l'horror e il poliziesco, a modo loro, li hanno usati tutti.
L'unica cosa che forse risulta minore è la verve comica, non che non ci sia, ma è viene molto attutita dal senso generico di fine dei giochi e dal "questo è quanto, ci siamo divertiti ma tocca andare avanti". E proprio Pegg con il suo personaggio incarna questa crescita e maturazione, affrontando definitivamente il suo passato (ovvero il pub crawl mai finito) decidendo di crescere definitivamente.
La fine del mondo è forse il canto del cigno di Wright e i suoi... però che gran bel canto!