Forse il momento di salutare la Roma è arrivato per Francesco Totti. Infatti dopo un’intervista al TG1 dove si lamentava di giocare poco , di stare spesso in panchina vedendo la cosa come mancanza di rispetto ha ricevuto il benservito dall’allenatore Spalletti, che non lo ha convocato per la partita col Palermo.
Partita che è finita con un bel bottino per la compagine capitolina che porta a casa un rotondo 5-0, con il capitano in tribuna nel suo solito palchetto (nonostante il suo staff avrebbe preferito evitare questa ingombrante presenza) e l’allenatore fischiato dai tifosi, che hanno sostenuto con striscioni “er pupone”.
Ovviamente la vicenda ha diviso i sostenitori giallorossi, perchè se da una parte Totti è una sorta di totem venerato quasi religiosamente, da un’altra parte è un giocatore ormai vecchio che percepisce uno stipendio importante, ben più alto di quello di compagni di squadra più utili alle esigenze dall’allenatore.
Probabilmente alla dirigenza questo “scazzo” tra un Totti fuori forma e uno Spalletti che vuole esibire la sua autorità, potrà essere l’occasione per migliorare i bilanci, con un Totti in uscita se non immediatamente , a scadenza di contratto a fine campionato, che a questo punto difficilmente rinnoverà.
C’è da dire però che mandare a casa il totem Totti significa inimicarsi una tifoseria molto rumorosa, che potrebbe turbare la serenità della squadra e sopratutto la reputazione dell’allenatore nei confronti della tifoseria e della panchina.
Ad ogni modo il risultato rotondo e la presenza in tribuna del capitano possono essere visti come segnali distensivi, ma bisognerà vedere che decisioni prenderà la società, anche considerando il ruolo dirigenziale già proposto a Totti alla fine del contratto da giocatore.
Comunque sia a breve si vedranno gli sviluppi e sopratutto le decisioni prese dalla società, di certo non sarà facile placare gli animi di una parte della tifoseria che si è sentita tradita, anche se un’altra parte in effetti riconosce che forse è il caso che Totti a quasi quarant’anni forse è bene che appenda le scarpette al chiodo.
Brian Boitano (redattore)