Ho iniziato il lavoro a C., in mezzo ai monti, che ero una giovane (si fa per dire!) dottoranda e mi sembrava di dover ringraziare per ogni passo che mi permettevano di fare e, semplicemente, per il fatto che avessero pensato a me.
Ho dovuto comprare la macchina, sciropparmi, all'andata e al ritorno, all'inizio 200km e, dopo la nascita di Princi, quasi 500.
Sono cresciuta facendo avanti e indietro tutti quei chilometri.
Andavo a C. quando mi sono addottorata, andavo a C. mentre preparavo il matrimonio, ero a C. il giorno prima della partenza per il viaggio di nozze. Ero a C il giorno di quell'importante (!!) finale, quando con me è venuta, per vederla insieme, la mia amica Conty. Sono venute con me la collega E e la bimba Effe e nessuna di loro ha voluto prendere il mio posto quando ho deciso di lasciare. Sarà che venendo con me hanno capito subito quanto fosse una mezza ...?
Ero a C. con Princi dentro, prima che i medici mi mettessero a letto, ed ero a C. con Princi di appena due mesi (e con il Principe Consorte), quando ancora allattavo ogni due ore.
Ero a C. quando Princi ha compiuto un anno, ormai mangiava anche senza di me e dormiva beata nel lettone con il Principe, mente io mi struggevo di sensi di colpa e mi facevo venire la gastrite per la mia incapacità a trovare il giusto equilibrio tra il dover chiedere aiuto alla suocera e il farmi invadere da lei la vita da mamma.
Ero in viaggio per C. durante i diluvi, le tormente di neve e sotto il sole cocente.
Ero a C. due giorni alla settimana negli ultimi 6 anni della mia vita.
Ero a C. ieri, insieme a Princi e al Principe, nell'albergo che per 6 anni mi ha accolto con cordialità, gentilezza e cortesia, facendomi sentire sempre così a casa al punto che l'ho consigliato alla collega che prenderà il mio posto.
Tra molti anni mi resterò il silenzio di questo luogo, la calma dell'approdo.
E' curioso che, proprio ieri, la degustazione di Rum e cioccolato ci abbia portato proprio questo pensiero. Accanto al sapore dolce del rum e amaro del cioccolato, questo pensiero mi ha lasciato il sapore agrodolce dell'addio, della fine di un'epoca, del rimpianto per quello che non è successo, dell'attesa per le nuove avventure che sto iniziando.Come sempre la cucina non ci ha deluso.E' stato un saluto leggero e delicato, in compagnia delle persone ormai per me più care.E' stato un saluto che porterò nella borsa dei miei ricordi per sempre.
E' stato un saluto che qualcuno ha apprezzato in modo particolare!