Tuttavia ho trovato un po' di tempo per aggiornare un nostro caro (e chiaro) grafico, con gli ultimi dati relativi alla crescita dei paesi G7 e dell'Eurozona (19 paesi) nell'ultimo quarto del 2015.
Lo spaccato che ne deriva è il seguente e si commenta da solo, anche perché lo abbiamo fatto in molte altre occasioni.
Tuttavia, vale la pena ricordare che la mirabolante (potete ridere) performance dell'Italia è ottenuta grazie soprattutto alle condizioni esterne estremamente favorevoli (petrolio, tassi, euro debole, liquidità abbondante), e anche all'aiutino offerto dall'Istat.
Infatti l'istituto di statistica ha rivisto al rialzo, per lo scorso anno, la stima sull’aumento del pil. Il dato definitivo è di un +0,8%, contro il +0,6% di aumento corretto per gli effetti del calendario (+0,7% grezzo) che emergeva dal comunicato diffuso il 12 febbraio. Dall'istituto fanno sapere che il miglioramento del dato sul Pil, rispetto a quanto comunicato precedentemente, é da imputare alla revisione straordinaria delle serie storiche di alcuni aggregati. Tutte cose che abbiamo già visto in altre occasioni, insomma. LEGGI: COME CAMBIA IL PIL E IL RAPPORTO DEBITO/PIL CON LE NUOVE REGOLE DI CALCOLO